17 agosto 2025
Aggiornato 16:00
Tocca all'Europa fare un passo

Bersani: Governo avanti fino al 2013

Il Segretario dei Democratici: Venerdì usciremo dal bricolage delle alleanze con una proposta aperta. Fassina: Senza nuova legge elettorale elezioni anticipate. Enrico Letta: La pagheremmo cara. La Lega apprezza Fassina: Finanziaria e voto a Ottobre

ROMA - Secondo il segretario del Pd, Pierluigi Bersani, «non è tutto nelle nostre mani», perchè «non abbiamo la maggioranza in Parlamento», ma «anche se non tutto quello che fa il governo ci piace, noi manterremo il nostro patto: abbiamo detto detto 2013 e sarà il 2013, abbiamo detto prima di tutto l'Italia e prima sarà l'Italia». Parlando al Tg1, Bersani non svela il progetto del Pd sulle alleanze, anche se la direzione di venerdì sarà un appuntamento importante: «usciremo - dice Bersani - dal bricolage delle alleanze», ma ci si deve aspettare «una proposta molto aperta». Lei si candida a premier? «Penso di sì - è la risposta - ma spero non da solo».

Tocca all'Europa fare un passo - Seconda parte dell'intervista dedicata alla politica internazionale: «è stata la cultura della destra e del primato del mercato che ci ha portato fin qui, sia negli Usa che in Europa. Ora Obama ha ragione, tocca a Europa fare un passo. O arriva una proposta o siamo nel baratro». Stati Uniti d'Europa: «Magari, ma per ora accontentiamoci di un passo avanti per non farne 100 indietro. Prima di tutto dobbiamo impedire che la Grecia esca dall'Euro, dobbiamo dare un po' di sponda alle banche spagnole e dare garanzie comunitarie» che coprano i debiti a rischio.

Enrico Letta: Elezioni anticipate? La pagheremmo cara - «Provocare elezioni anticipate mentre l'Italia riprende credibilità europea è farci cascare nella solita inaffidabilità. La pagheremmo cara». Lo scrive su Twitter il vicesegretario del Pd, Enrico Letta.

Fassina: Senza nuova legge elettorale elezioni anticipate - «La mia intervista» a Reuters di ieri «andava letta tutta intera. Ho espresso una preoccupazione politica che ribadisco. Se da un lato la situazione economica e sociale del Paese è gravissima, dall'altro le elezioni amministrative ci hanno consegnato il collasso del Pdl e un Parlamento ormai incapace di fare le riforme. Alla luce di questa premessa occorre verificare cosa sono in grado di fare le forze politiche sulla legge elettorale. Se entro la pausa estiva le riforma elettorale sarà avviata in modo credibile si potrà tranquillamente arrivare alla scadenza naturale della legislatura, altrimenti bisognerà anticipare l'ultimo atto significativo del governo Monti e andare al voto». E' quanto precisa il responsabile economico del Pd, Stefano Fassina, in una intervista al Sussidiario.net.
«Cambiare la legge elettorale - prosegue - è una necessità. Il modello, a mio avviso, passa addirittura in secondo piano, a condizione che venga restituito ai cittadini il potere di scelta dei propri rappresentanti e venga garantito il bipolarismo. Se il Parlamento comunque non dovesse dare risposte il logoramento delle istituzioni proseguirebbe e sarebbe un errore politico che gli italiani non ci perdonerebbero».

La Lega apprezza Fassina: Finanziaria e voto a Ottobre - «Condivido l'analisi del responsabile economia e lavoro del PD Stefano Fassina: sarebbe opportuno anticipare l'approvazione della Finanziaria 2013 e andare immediatamente al voto». Lo ha affermato in una dichiarazione il senatore della Lega Nord Paolo Franco, vicepresidente della Commissione per l'attuazione del Federalismo Fiscale.
«Il Governo Monti - ha detto ancora - non sta rispondendo alle attese dei partiti che lo sostengono. Ma figuriamoci se i dinosauri del PD potevano concordare con le conclusioni dell'economista del proprio partito! Con questo loro atteggiamento trascineranno sempre di più il Paese verso il baratro».

Ginefra: Napolitano difenda Monti e riforma elettorale - «Sono in campo a destra e a sinistra i sostenitori del voto subito con il 'Porcellum'». Lo ha affermato il deputato Pd Dario Ginefra sottolineando che «il senso di responsabilità nei confronti del Paese per alcuni è durato poco» , convinto che «se il Quirinale interverrà per una moral suasion sula riforma della legge elettorale tutti i detrattori di Monti cambieranno presto idea».
«Lo straordinario lavoro diplomatico che ha avviato Monti in questi mesi, restituendo dignità e credibilità internazionale al nostra Paese - ha ammonito - cede il passo alla voglia di 'intrupparsi' in una competizione di parte che rinnega il 'salva Italia' e tutte le misure adottate sino ad ora».