Di Pietro lancia il partito 2.0: Nulla da invidiare a Grillo
«Vogliamo precorrere i tempi affinché il nostro partito non rischi di morire per apatia come sta accadendo agli altri che non si sono accorti del cambiamento, non si sono accorti che l'attuale offerta politica non è più accettata». E manda 100 ambasciatori
ROMA - «Vogliamo precorrere i tempi affinché il nostro partito non rischi di morire per apatia come sta accadendo agli altri che non si sono accorti del cambiamento, non si sono accorti che l'attuale offerta politica non è più accettata». Mentre Beppe Grillo fa il pieno di voti e Silvio Berlusconi lancia la proposta di presidenzialista, Antonio Di Pietro ha presentato la «nuova Italia dei Valori» 'sguinzagliando' in tutta Italia cento «ambasciatori» che avranno il compito di reclutare mille «giovani d'assalto nei territori», la metà donne, che portino avanti la battaglia «contro la corruzione, per la trasparenza, la legalità, la meritocrazia, il lavoro e contro il precariato».
Nulla da invidiare a Grillo - Di Pietro, insieme al responsabile Welfare del partito, Maurizio Zipponi, ha presentato alla stampa a Montecitorio sette dei suoi ambasciatori: c'è la ricercatrice in diritto del lavoro Alessandra Raffi, l'avvocato specializzato in diritto amministrativo Fernando Gallone, l'ex manager della multinazionale Philips Alessandro Lelli, l'assessore della provincia di Massa Carrara Sara Vatteroni, la fisica esperta di energie rinnovabili Debora Rizzuto, la giovane insegnante precaria di latino e greco Letizia Bosco, il trentenne sindaco di Cerveteri Alessio Pascucci. Ma oltre alla ricerca sul territorio di giovani con cui «rinnovare la classe dirigente», motore della nuova Italia dei Valori sarà quel web - siti, blog, social network - che ha fatto la fortuna del Movimento 5 Stelle anche se Di Pietro assicura: «Non abbiamo nulla da invidiare ad altri movimenti che si propongono come nuovi».
«Ci proponiamo come alternativa per costruire un'alternativa - ha concluso Di Pietro - non per sfasciare. Siamo in un momento di cambiamento e se non si hanno i piedi ben piantati per terra si rischia di essere travolti...».
Al più presto alleanza e leadership centrosinistra - «Già nelle prossime ore, o nei prossimi giorni io credo che il risultato elettorale imponga a tutti noi, responsabili di partiti riformisti, che si sono riconosciuti nella foto di Vasto e da lì sono partiti per costruire un'alternativa di governo al modello perdente e perduto di Berlusconi, di incontrarci e presentare un programma, una coalizione, una leadership che ridia fiducia ai cittadini». Così il leader dell'Italia Antonio di Pietro risponde ai cronisti che a Palermo gli chiedono se, alla luce dei risultati elettorali, sia in programma un confronto con gli altri partiti di centrosinistra.
«Domani a Roma con Vendola ci incontriamo per porre le basi di un percorso programmatico - ha proseguito Di Pietro -, Bersani mi ha fatto presente che già la settimana prossima ha disposto la riunione della sua Direzione nazionale. Noi crediamo nel valore aggiunto di sintesi. L'Italia dei valori si è assunta la responsabilità di ricostruire il Regno delle due Sicilie tra Napoli e Palermo, e adesso vogliamo, l'anno prossimo, ricostruire un clima di fiducia e prosperità nel nostro paese».
A chi domanda se sia possibile un'alleanza con altri partiti di altre aree politiche, il leader dell'Idv ha detto: «Siamo promotori di un'alleanza più vasta possibile, ma nei limiti della compatibilità, come abbiamo dimostrato al Pd qui in Sicilia, che non si può stare con due piedi in una scarpa».