19 aprile 2024
Aggiornato 01:30
Una nuova scure sulle spese della Camera dei Deputati

Costi della politica, nel mirino gruppi e stipendi dei dipendenti

Il primo inquilino di Montecitorio, Gianfranco Fini, ha deciso che non bastano i tagli fatti finora ma nel prossimo bilancio interno bisogna mettere mano alla dotazione che la Camera riceve dal ministero dell'Economia: Tagli di 50 milioni all'anno nel triennio 2013-2016

ROMA - Una nuova scure si sta per abbattere sulle spese della Camera dei deputati. Il primo inquilino di Montecitorio, Gianfranco Fini, ha deciso che non bastano i tagli fatti finora ma nel prossimo bilancio interno bisogna mettere mano alla dotazione che la Camera riceve dal ministero dell'Economia: quei 992 milioni annui che da qualche anno sono bloccati saranno tagliati del 5%, cioè di 50 milioni all'anno, per un totale di 150 milioni di risparmio per lo Stato nel triennio 2013-2016.
La terza carica dello Stato ha sottoposto la decisione ai questori e ai vicepresidenti della Camera oggi, in una riunione informale durante la quale è stato dato mandato al Collegio dei Questori di elaborare una proposta di tagli per risparmiare quei 50 milioni di euro annui da chiedere in meno allo Stato. Il 5 giugno il piano sarà portato in Ufficio di presidenza per l'approvazione.

Nel mirino ci sono tante voci di spesa: dall'ipotesi di rivedere le curve salariali mettendole in linea con quelle della pubblica amministrazione al ridimensionamento dei soldi che la Camera trasferisce ai gruppi parlamentari. Proprio per esaminare quest'ultima voce, Fini convocherà prima del 5 giugno una riunione con i Questori, i vicepresidenti della Camera e i capigruppo. Il Questore Antonio Mazzocchi (Pdl) spiega che sul tavolo c'è anche l'ipotesi di attingere dal fondo di solidarietà dei deputati per compensare la riduzione della dotazione. «Si tratta di tagli importanti - ci tiene a sottolineare Mazzocchi - siamo l'unico organo costituzionale che fa questa cosa non senza sacrifici visto che solo tra dipendenti e pensionati la Camera spende 500 milioni e 250 milioni per deputati ed ex deputati».