23 aprile 2024
Aggiornato 19:00
Domenica e lunedì alle urne

Elezioni, ballottaggi in 118 comuni

19 i capoluoghi chiamati alle urne, di cui 3 sono in Sicilia. Nei capoluoghi, il Pdl è al ballottaggio in 8, mentre il Pd è arrivato al secondo turno in 17, partendo in vantaggio rispetto ai «rivali» di centrodestra in 13

ROMA - Sono oltre 4 milioni gli elettori italiani chiamati domani e lunedì alle urne per i ballottaggi in 118 comuni italiani. Nelle Regioni a Statuto ordinario 98 di questi sono oltre i 15 mila abitanti mentre 2 sono inferiori, nononostante il tetto per i ballattoggi. Glòi altri 18 si trovano in Sicilia). I Capoluoghi di Provincia al voto sono in tutto 19: Alessandria, Asti, Cuneo, Como, Monza, Belluno, Genova, Parma, Piacenza, Lucca, Frosinone, Rieti, L'Aquila, Isernia, Taranto, Trani, Palermo, Agrigento, Trapani.

POCHI GLI APPARENTAMENTI - Nei capoluoghi, il Pdl è al ballottaggio in 8, mentre il Pd è arrivato al secondo turno in 17, partendo in vantaggio rispetto ai 'rivali' di centrodestra in 13. Nei 100 ballottaggi previsti nelle regioni a statuto ordinario, il centrosinistra è avanti in 82 Comuni. Bassissimo il ricorso, tra i partiti, alla possibilità di dar vita ad apparentamenti di lista, ovvero il meccanismo elettorale che consente ai candidati sindaci di dichiarare il collegamento con altre liste rispetto a quelle del primo turno (liste che, in caso di vittoria, godrebbero del premio di maggioranza). La Lega, infatti, non ha annunciato alcun appoggio ufficiale ai candidati del Pdl in corsa nel nord, mentre il 'grande corteggiato' dal centrosinistra, Beppe Grillo, ha annunciato chiaro e tondo che le sue liste, i suoi candidati e, conseguentemente, i suoi elettori non appoggeranno nessuno. Nei capoluoghi, gli unici apparentamenti di lista sono stati ad Asti, dove l'Udc si è unito al Pd e a L'Aquila, dove l'Idv ha dato il suo appoggio al sindaco uscente del Pd Massimo Cialente.

COME SI VOTA - Per il ballottaggio, il voto si esprime tracciando un segno sul rettangolo entro il quale è scritto il nome del candidato sindaco prescelto. Nei comuni con popolazione sino a 15.000 abitanti i cittadini riceveranno una scheda azzurra che reca i nomi e i cognomi dei candidati alla carica di sindaco, al cui fianco è riportato il contrassegno delle liste con cui il candidato è collegato.
L'elettore può votare per una delle liste, tracciando un segno sul relativo contrassegno; per un candidato a sindaco, tracciando un segno sul relativo nominativo e anche sia per il candidato a sindaco che per la lista collegata, tracciando un sui relativi contrassegni. In ogni caso, il voto si intenderà attribuito sia al candidato alla carica di sindaco sia alla lista collegata. L'elettore può inoltre esprimere un voto di preferenza per un candidato alla carica di consigliere comunale compreso nella lista collegata al candidato alla carica di sindaco prescelto, scrivendone solo il cognome o, in caso di omonimia, il cognome e il nome e, ove occorra, data e luogo di nascita, nella apposita riga stampata sotto il medesimo contrassegno.