30 agosto 2025
Aggiornato 19:00
La polemica sull'IMU sulla prima casa

Maroni a Monti: Non far pagare l'IMU non è evasione fiscale

L'ex Ministro dell'Interno: Il Premier si informi prima di lanciare accuse o ne dovrà rispondere. Il 25 maggio l'assemblea dei sindaci decide le proteste. Non abbiamo paura di Grillo, la questione del Nord è nostra

VERONA - «Non fare pagare l'Imu sulla prima casa non è un atto di evasione fiscale». Lo ha detto l'ex ministro dell'Interno, Roberto Maroni, a margine di un incontro elettorale a Verona a chiusura della campagna elettorale di Flavio Tosi, tornando a parlare dell'iniziativa di protesta fiscale della Lega Nord.
«Stia attento Monti - ha avvertito Maroni - ad accusare la Lega e i sindaci di essere evasori perché è quello che porta Equitalia a fare quello che fa. Non si tratta di evasione fiscale ma di protesta fiscale. La legge - ha spiegato l'ex ministro leghista - consente ai sindaci di far applicare l'Imu sulla prima casa con aliquota dello zero per certo e quindi dire ai cittadini: voi potete non pagare l'Imu. Quindi, il professor Monti - ha concluso - si informi prima di lanciare accuse, altrimenti dovrà risponderne».

Il 25 maggio l'assemblea dei sindaci decide le proteste - «Il 25 maggio è convocata l'assemblea degli amministratori della Lega Nord, compresi i nuovi sindaci eletti e decideremo le varie azioni contro la politica fiscale del governo». Maroni ha anche elencato una serie di proposte per la protesta fiscale promossa dal Carroccio.
«Tra le varie proposte - ha spiegato Maroni - c'è quella di licenziare Equitalia, che alcuni sindaci hanno già attuato. Equitalia considera gli imprenditori in difficoltà dei pericolosi delinquenti, non si fa così». Maroni suggerisce, quindi, di «licenziare Equitalia e sostituirla con la raccolta delle risorse da parte dei Comuni o con la società regionale proposta dal governatore del Piemonte Cota per la riscossione dei tributi. Altra proposta - ha poi aggiunto l'esponente leghista - sarà la mancata approvazione del bilancio comunale per farlo approvare dal commissario prefettizio. E, infine, la violazione simbolica del patto di stabilità. Se a violare il patto di stabilità è un solo comune, arriva la guardia di finanza, se a violarlo sono 600 sindaci, si cambia il patto di stabilità. Anche i sindaci di altri partiti - ha concluso Maroni - hanno aderito alla nostra iniziativa di protesta fiscale».

Non abbiamo paura di Grillo, la questione del Nord è nostra - «Primo, la Lega non ha paura. Secondo, i temi che noi proponiamo sono solo nostri, il federalismo, il Nord, la questione settentrionale, un tema che solo la Lega ha e a cui solo la Lega può dare risposte». Lo ha sottolineato l'ex ministro dell'Interno, che ha spiegato di non temere la concorrenza del Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo, a margine della chiusura della campagna elettorale di Flavio Tosi a Verona
«Dobbiamo fare due cose - ha proseguito - aggiornare le nostre soluzioni, e lo faremo al congresso di fine giugno, e riprendere con grande forza la battaglia del territorio. Per questo i nostri sindaci - ha concluso Maroni - sono il valore aggiunto che noi abbiamo rispetto a Grillo e rispetto agli altri partiti».