29 marzo 2024
Aggiornato 09:00
Intervista a Repubblica

Paola Severino: Per risparmiare faremo meno intercettazioni

Il Ministro della Giustizia annuncia tagli anche alle carceri. Solo una revisione selettiva consentirà di operare tagli e investimenti mirati che renderanno la spesa più efficiente

ROMA - Al Ministero per esempio «c'erano diverse schede di abbonamento a payTv attive, alcune con costi consistenti, ma nessuno sapeva a chi fossero attribuite. Le abbiamo disdette. E ancora: non è detto che per gli arredi si debba ricorrere a mobili costosi, è sufficiente che siano funzionali ma senza eccessi. Bisogna trattare il denaro pubblico come denaro di tutti e non come denaro di nessuno e distinguere tra ciò che è funzionale al servizio e ciò che non lo è. Stesso metodo per le carceri ». Lo ha affermato il ministro della Giustizia, Palo Severino, in una intervista a Repubblica. Stiamo lavorando, ha proseguito il ministro, a «modelli alternativi per ottimizzare la polizia penitenziaria impiegata nella vigilanza».

SEVERINO: RISPARMIEREMO ANCHE SULLE INTERCETTAZIONI - Nella lista del guardasigilli Paola Severino, tra i 300 e i 350 milioni di euro da risparmiare, spiccano una gara unica per le intercettazioni (tra i 200 ed i 250 milioni di euro in meno all'anno), sorveglianza ridotta per i detenuti non pericolosi, con personale riutilizzato altrove, e soprattutto meno tribunali (80 milioni di risparmi) e meno giudici di pace (circa 28 milioni).

NESSUN TAGLIO AL NUMERO DEI MAGISTRATI - Per il ministro «solo una revisione selettiva consentirà di operare tagli e investimenti mirati che renderanno la spesa più efficiente».
«Le risorse umane non sono assolutamente 'tagliabili'- assicura Severino - i magistrati (8.734) sono ben al di sotto dell'organico (10.151). Lo stesso per gli amministrativi, 38mila su 44.122, con un'età media molto alta per il blocco delle assunzioni e pensionamenti in vista».