3 settembre 2025
Aggiornato 20:30
Tra il 6-7 e il 20-21 maggio

Amministrative, al voto oltre 1.000 Comuni, 28 i capoluoghi

Rinviate invece le elezioni provinciali, che erano previste, per il 2012, a Vicenza, Ancona, Como, Belluno, Genova, La Spezia, Caltanissetta e Ragusa. Il ricorso alle urne è stato sospeso e rinviato a seguito delle decisioni previste nel cosiddetto provvedimento «Cresci-Italia»

ROMA - Sono poco più di 1.000 i Comuni italiani chiamati al voto nella prossima tornata di elezioni amministrative, tra il 6-7 e il 20-21 maggio. Nel dettaglio, si tratta di 177 Comuni superiori (fra cui 28 capoluoghi) e 843 Comuni inferiori (fra cui 1 inferiore che è considerato Comune capoluogo). Gli elettori chiamati alle urne saranno circa 9.600.000, che voteranno in 11.299 sezioni elettorali.

Rinviate invece le elezioni provinciali, che erano previste, per il 2012, a Vicenza, Ancona, Como, Belluno, Genova, La Spezia, Caltanissetta e Ragusa. Il ricorso alle urne è stato sospeso e rinviato a seguito delle decisioni previste nel cosiddetto provvedimento «Cresci-Italia». In base alla normativa, agli organi provinciali che dovevano essere rinnovati nel 2012 verrà applicato l'articolo 141 del testo unico delle leggi sull'ordinamento degli Enti Locali (DL 267/2000 e successive modifiche, ndr.). Le modalità di elezione dei nuovi organi provinciali sono state definite in un ddl approvato proprio ieri dal Consiglio dei ministri.

Per quanto riguarda le elezioni comunali, sono 28 i Comuni capoluogo in cui si rinnoverà il governo: Alessandria, Asti, Cuneo, Como, Monza, Belluno, Verona, Gorizia, Genova, La Spezia, Parma, Piacenza, Lucca, Pistoia, Frosinone, Rieti, L'Aquila, Isernia, Brindisi, Lecce, Taranto, Trani, Catanzaro, Agrigento, Palermo, Trapani. Da ricordare anche che per i Comuni al di sotto dei 10.000 abitanti si applicheranno le riduzioni consiliari del 20%.
Non si voterà invece a Bagaladi (Reggio Calabria), Castel Volturno, Casal di Principe e Casapesenna (Caserta) e Mileto (Vibo Valentia), Comuni sciolti per infiltrazioni mafiose dal Cdm che si è riunito ieri.

Discorso a parte meritano le Regioni a statuto speciale: in Sicilia, si voterà per il rinnovo dei Comuni il 6 e 7 maggio, come nel resto d'Italia, mentre nei Comuni della Sardegna si voterà il 20 e 21 maggio. L'elezione interesserà 65 Consigli comunali tra i quali i capoluoghi Oristano e Lanusei (considerato capoluogo dell'Ogliastra). L'eventuale voto di ballottaggio avverrà domenica 3 e lunedì 4 giugno. I referendum regionali, 5 abrogativi e 5 consultivi, già indetti con precedente decreto, sono stati anticipati a domenica 6 maggio. Nei comuni di Arnad, Issime e Valsavarenche, in Val d'Aosta, si voterà infine domenica 27 maggio.