Sicilia, revocate le elezioni per le Province di Ragusa e Caltanissetta
Nelle province di Ragusa e Caltanissetta il 6 e il 7 maggio prossimi non si andrà alle urne. Lo ha deciso la Regione Sicilia in attesa del ddl su riforma delle Province
PALERMO - Nelle province di Ragusa e Caltanissetta il 6 e il 7 maggio prossimi non si andrà alle urne. Lo ha stabilito oggi l'assessore regionale siciliano per le Autonomie locali e la Funzione pubblica, Caterina Chinnici, che ha firmato il decreto con il quale vengono revocate le elezioni. La decisione è dovuta alla pubblicazione, venerdì scorso, sulla Gazzetta ufficiale della Regione, della legge contenente le nuove norme sulle funzioni e gli organi di governo delle Province, approvata dall'Ars lo scorso 29 febbraio. La normativa attribuisce alle Province regionali funzioni di indirizzo e coordinamento, e rinvia l'adozione di una riforma organica a un successivo disegno di legge, da predisporre entro il 31 dicembre di quest'anno.
Per questo motivo, in attesa del varo della legge di riforma, è stato sospeso il rinnovo degli organi provinciali, ed è stato modificato il decreto con cui erano stati indetti i comizi elettorali anche nelle due province siciliane.
Adesso a Ragusa si procederà al commissariamento di presidente, giunta e consiglio; a Caltanissetta, invece, proseguirà l'attuale gestione commissariale di presidente e giunta, mentre il consiglio provinciale resterà in carica. Il 6 e 7 maggio, dunque, in Sicilia si voterà in 149 comuni e 14 consigli circoscrizionali, per una tornata elettorale che coinvolgerà più di 2 milioni di siciliani. I capoluoghi di provincia ad andare alle urne saranno Palermo, Agrigento e Trapani.
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