Corruzione, dal Senato ok a ratifica Convenzione di Strasburgo
Il Ministro Severino: Il perimetro è tracciato, ora bisogna scrivere contenuti. Di Pietro: Governo combatta i ladri di Stato. Li Gotti: Bene ok a Convenzione, ora serve una legge. Scontro Lega-Schifani, Calderoli: Scudiero di Monti. Gasparri-Quagliariello: Accuse infondate
ROMA - Il Senato ha approvato oggi pomeriggio all'unanimità il ddl di ratifica della Convenzione penale sulla corruzione, siglata a Strasburgo il 27 gennaio del 2009. Il testo passa all'esame della Camera. Questa Convenzione, ha detto il ministro della Giustizia, Paola Severino, è comunque soltanto «lo schema» in cui si dovrà operare, ma «importanti saranno poi i contenuti». Quando si scriveranno dunque le norme, ha detto ancora il Guardasigilli, «il legislatore dovrà essere attento nel creare fattispecie efficaci e nel distinguere tra fatti penalmente rilevanti e altri che non lo sono».
Di Pietro: Governo combatta i ladri di Stato - Il Governo deve impegnarsi sul fronte della corruzione per «combattere i ladri di Stato». Lo ha detto il leader Idv Antonio Di Pietro: «Ieri la Corte dei Conti, oggi l'Ocse avallano quello per cui l'IdV si batte da sempre: la lotta alla corruzione e all'evasione. Da questa ogni anno potremmo recuperare 180 miliardi di euro: un bel toccasana per le nostre casse e un alleggerimento sulle tasche dei cittadini onesti. Basta condoni, l'esecutivo combatta questi ladri di Stato e prenda in considerazione tutte le proposte IdV contro corruzione, evasione ed elusione, contenute in una mozione già accolta dal governo, in modo da rendere più stringente ed efficace la battaglia per estirpare questa malapianta».
Li Gotti: Bene ok a Convenzione, ora serve una legge - «Sono ovviamente soddisfatto per l'approvazione all'unanimità del disegno di legge dell'Italia dei Valori di ratifica della Convenzione di Strasburgo contro la corruzione, dopo circa quattro anni dalla presentazione. Non è stato per nulla un percorso facile, avendo dovuto scontare l'ostracismo di molti esponenti del Pdl. Ostracismo che si è manifestato anche in questi giorni. Ora la battaglia è vinta. Dovremo aspettare il voto della Camera e, nel frattempo, lavorare sui disegno di legge dell'Idv, che traduce in norme le indicazioni contenute nella convenzione. Molta strada ancora ci attende. Ma quando la volontà assiste, i risultati ci sono. L'Idv ha volontà e determinazione». Lo ha affermato il senatore Luigi Li Gotti, Capogruppo dell'Italia dei Valori in Commissione Giustizia.
Scontro Lega-Schifani, Calderoli: Scudiero di Monti - Scontro tra il gruppo della Lega Nord e il presidente del Senato, Renato Schifani. Dopo la dichiarazione di inammissibilità di un suo ordine del giorno, il leghista Roberto Calderoli è arrivato a definire Schifani lo «scudiero di Monti». «E' veramente scandaloso l'atteggiamento assunto dal presidente del Senato, Renato Schifani - ha affermato Calderoli - perchè ha dichiarato inammissibile il mio ordine del giorno a difesa della nostra sovranità rispetto agli attacchi portati alla stessa dall'Europa dei Palazzi, quando lo stesso ordine del giorno era già stato dichiarato ammissibile, c'era stata già l'espressione del parere da parte del relatore del Governo e si erano già svolte tutte le dichiarazioni di voto».
Gasparri-Quagliariello: Infondate le accuse a Schifani - «Il potenziamento della cooperazione internazionale e degli strumenti normativi contro la corruzione è un fatto importante e positivo, ma è altrettanto importante che la traduzione in legge della convenzione di Strasburgo che oggi il Senato ratifica si armonizzi con la Costituzione, con i principi generali del nostro ordinamento e con le regole dello stato di diritto». Lo hanno dichiarato in una nota congiunta Maurizio Gasparri e Gaetano Quagliariello, capogruppo e vicecapogruppo vicario del Pdl al Senato.
Finocchiaro difende Schifani: Ineccepibile - «La decisione del Presidente Schifani di dichiarare inammissibile l'ordine del giorno Calderoli è ineccepibile e pienamente rispettosa del regolamento. E' la reazione del senatore Calderoli ad essere provocatoria e inammissibile quanto il contenuto del suo ordine del giorno». Lo ha affermato in una dichiarazione Anna Finocchiaro, presidente del gruppo del Pd al Senato.