Governo, Bersani guarda al 2013: Sfida Pdl e avverte Monti
Il leader del PD lancia l'«alternativa» e vede male la riforma elettorale: Sono contento che Alfano parli di lavoro, se non svicola. Vertici bilaterali sarebbero un passo indietro. Enrico Letta: Senza vertici Monti-ABC inizia parabola discesa. Vendola: Monti-bis nel 2013? Dubito fortemente
ROMA - Altro che «Monti-bis», Pier Luigi Bersani sfrutta il «caso» creato da Angelino Alfano la scorsa settimana e rilancia, puntando «a sinistra» e mandando più di un avvertimento al presidente del Consiglio Mario Monti. Il segretario Pd, nei giorni scorsi, aveva fatto il punto numeri alla mano con i dirigenti a lui più vicini in questo momento e la conclusione era stata che il partito non poteva permettersi di 'scoprire' il suo fianco sinistro, che stando ai sondaggi vale il 25% del mercato elettorale. Le amministrative sono alle porte, ma subito dopo sarà di fatto piena campagna elettorale per le politiche ed il leader democratico non ci sta a farsi logorare dai «montiani». La strategia è quella di porsi come «baricentro» tra Terzo polo e sinistra, segnando bene le distanze dal Pdl: «Quando parlo con Alfano sono quasi sempre in disaccordo».
Ecco allora che il Pdl è «irresponsabile» perché «accende i fuochi», ha attaccato oggi; sull'articolo 18 è meglio «non scherzare»; il Governo Monti è nato per «evitare di finire come la Grecia», ma non ha una «maggioranza politica solida»; sabato prossimo, a Parigi all'incontro dei progressisti europei «verrà fuori una piattaforma molto alternativa». Per quanto riguarda le alleanze, Bersani pensa a un «centrosinistra di governo», garantito però da un «patto esigibile», ovvero l'impegno a decidere a maggioranza, in caso di disaccordo su un tema. Un centrosinistra che si rivolga ai moderati, anche se poi «ognuno farà le sue scelte». E anche sulla legge elettorale il messaggio è: «Mi viene il dubbio che non la si voglia fare».
Contento che Alfano parli di lavoro, se non svicola - E' positivo che anche Angelino Alfano voglia parlare di lavoro, purché non sia un modo per «svicolare da altri temi. Se parla di lavoro io sono contento... Basta che non sia un modo per svicolare da altri temi».
Io quasi mai d'accordo con il leader del PDL... - Il Governo Monti era necessario perché l'Italia era «a un passo dalla Grecia», ma non si può dimenticare che questo esecutivo manca di una «maggioranza politica solida» e vorrà dire qualcosa che «io non sono quasi mai d'accordo con Alfano».
«Quando mi chiedono dei tecnici, dei politici, di Monti... Il problema è la maggioranza politica solida, coesa e l'indirizzo di fondo di un Paese. Quando incontro Alfano e discuto francamente non mi trovo quasi mai d'accordo con lui. Poi si fa come si può, ma su articolo 18, giustizia, mercato del lavoro... non mi trovo quasi mai d'accordo. Questa cosa non c'è la destra, non c'è la sinistra... No, ci sono. Adesso bisogna far uscire il paese dal baratro...».
«È evidente - ha aggiunto Bersani - che se abbiamo fatto questa scelta (di sostenere Monti, ndr) l'abbiamo fatta con cognizione di causa: nel gioco a domino della finanza eravamo a un passo della situazione greca. Abbiamo dato una risposta, questo governo non può fare certo quel che faremo o faremmo noi, non può avere una base univoca solida».
Vertici bilaterali sarebbero passo indietro - Il Pd non ha problemi a partecipare ai vertici di maggioranza e tornare ai «bilaterali» sarebbe un «passo indietro. Tornare agli incontri bilaterali sarebbe un passo del gambero». Bersani ha precisato di non avere «notizie» sulla riconvocazione dell'incontro saltato la scorsa settimana, ma ha aggiunto: «Non ho nessun problema a fare i famosi vertici a tre, ciascuno arriverà con le proprie idee». L'agenda, ha precisato, la fa «Monti, che ci invita; poi, se qualcuno ha qualcosa da aggiungere, lo aggiunge».
Vendola: Monti-bis nel 2013? Dubito fortemente - E' improbabile pensare ad un «Monti-bis» dopo il 2013, secondo il leader di Sel Nichi Vendola. Parlando a margine della presentazione di un libro, Vendola ha risposto: «Dubito fortemente».
Enrico Letta: Senza vertici Monti-ABC inizia parabola discesa - Se il presidente del Consiglio dovesse rinunciare a convocare vertici di maggioranza per il Governo inizierebbe una «parabola discendente». Lo ha scritto il vice-segretario del Pd Enrico Letta su Twitter: «Se Monti non convoca più vertici chiarificatori tra i leader maggioranza inizia parabola discendente e rimane anche il Porcellum. Un incubo».