Maroni: La Lega e il Pdl mai più alleati?
L'ex Ministro dell'Interno: Alle amministrative ognuno per sé e vinca il migliore, cioé noi. Il Segretario della Lega è ancora Bossi, ci mancherebbe. L'indagine su Boni è un abbaglio della Magistratura
BELLUNO - «Non so se si potrà tornare a rifare l'alleanza tra Lega Nord e Pdl». Lo ha detto l'ex ministro dell'Interno, Roberto Maroni a margine di un convegno a Belluno.
«Adesso, per le prossime amministrative - ha aggiunto - ognuno per la sua strada. E vinca il migliore, cioè la Lega. Quelli del Pdl hanno deciso di stare al Governo che ha approvato la rapina alle tesorerie degli enti locali, la reintroduzione dell'Ici, con i soldi che non vanno ai Comuni ma al Governo centrale, ha approvato lo svuota carceri con 3500 detenuti che ora sono in libertà. Tutte queste cose le ha approvate il Pdl e noi siamo all'opposizione - conclude l'ex ministro del'interno - . Quindi giustamente quelli del Pdl sono ex alleati».
Il segretario è ancora Bossi, ci mancherebbe - «Bossi è ancora il segretario della Lega Nord. Ci mancherebbe».
«Il mio compito, peraltro, è quello di risollevare il morale dentro la Lega e mi pare che ci sto riuscendo - ha proseguito l'ex ministro dell'interno -. Dovunque vado riscopro grande entusiasmo nei militanti e questo fatto di essere all'opposizione ci aiuta. Certo, non è sufficiente, non basta, dobbiamo mettere sul piatto le nostre proposte, non basta criticare il Governo Monti, lo stiamo facendo e mi pare che la Lega stia vivendo, da questo punto di vista, una stagione di rinnovato entusiasmo, come non succedeva da tanti anni. Dobbiamo continuare in questa direzione - conclude Maroni -, evitando le divisioni interne e di fornire ai giornali elementi di polemica».
L'L'indagine su Boni è un abbaglio della Magistratura - L'indagine sul presidente del Consiglio regionale della Lombardia, Davide Boni, «è un abbaglio della magistratura».
«Non sono inchieste che toccano qualcuno che sta nel partito, ma è un'indagine a Milano che tocca un rappresentante della Lega Nord. Un'indagine - ha aggiunto Maroni - sulla testimonianza di un personaggio che è già stato indagato, inquisito tanto tempo fa, la cui parola conta meno di zero e francamente noi siamo sicuri, per tutte le verifiche che abbiamo fatto, che queste accuse al presidente del Consiglio regionale siano totalmente infondate».
«Non parlo di un complotto della magistratura, ma di un abbaglio - chiarisce l'esponente leghista - che ha commesso un errore di valutazione sulla base di affermazioni destituite di ogni fondamento. Sono state fatte delle verifiche patrimoniali che non hanno trovato nulla e allora è saltata fuori la storia che se lui ha preso i soldi e non li ha usati, deve avere per forza dati alla Lega Nord. Da qui questa panzana delle tangenti prese dalla Lega Nord». Secondo Maroni, «è un'accusa che si basa su una verifica patrimoniale che ha dato esito negativo. Credo che non ci siano precedenti nella storia giudiziaria italiana. Siamo assolutamente tranquilli. Abbiamo riconfermato piena fiducia a Davide Boni - ha concluso Maroni - e sono certo che questa vicenda sarà presto archiviata perché non c'è assolutamente nulla».
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