28 agosto 2025
Aggiornato 00:00
Decretazione d'urgenza

Napolitano, Schifani: Su emendamenti saremo super rigorosi

Il Presidente del Senato: Raccogliamo in pieno il monito del Capo dello Stato. Bersani: Nessun malumore nel PD sul monito alle Camere. Casini: Giusto richiamare rispetto materia Decreti

ROMA - «Raccogliamo in pieno il monito di Napolitano». Lo ha detto il presidente del Senato, Renato Schifani, parlando con i giornalisti a Palazzo Madama. «Abbiamo dichiarato circa 500 emendamenti al decreto liberalizzazioni inammissibili e abbiamo dichiarato inammissibili anche altre proposte di modifica al decreto ambiente».
Quindi, ha aggiunto la seconda carica dello Stato, «abbiamo iniziato ad essere super rigorosi in aderenza al dettato della Corte costituzionale e al capo dello Stato. Abbiamo risposto a Napolitano proprio oggi confermandogli il massimo impegno».

Bersani: Nessun malumore nel PD sul monito alle Camere - «Non c'è nessun malumore» dentro al Partito democratico, dopo il monito del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano contro l'eccessiva eterogeneità degli emendamenti presentati in Parlamento rispetto alla natura dei provvedimenti. Lo ha assicurato il segretario dei Democratici Pierluigi Bersani.
«Non c'è nessuno malumore - ha detto Bersani da Bologna - il problema è quello di mettere in equilibrio un uso dei decreti che deve essere anche da parte del governo rigoroso e un ruolo del Parlamento che non deve esondare dalla materia dei decreti». L'avvertimento di Napolitano «è correttissimo e giustissimo» e il problema, secondo il segretario, «lo si risolve in un dialogo stretto e ravvicinato tra governo e gruppi parlamentari».
«Le materie sono complesse - ha precisato Bersani - tutte le volte che si è riusciti a discutere con serenità e calma si è trovato un punto d'equilibrio».

Casini: Giusto richiamare rispetto materia Decreti - «I decreti devono essere fatti secondo alcuni requisiti, l'estraneità di materia non può essere introdotta in Parlamento». Lo ha detto il leader dell'Udc, Pier Ferdinando Casini, commentando il richiamo del presidente della Repubblica sui limiti alla emendabilità dei decreti in sede di conversione in legge. «Bisogna controllare bene come vengono fatti i decreti, che è un problema prioritario - ha spiegato da Bologna da Casini -. Poi è giusto chiedere ai partiti e al Parlamento di non introdurre surrettiziamente materie che sono estranee».

Boccia (PD): Da lui ieri intervento molto opportuno - E' stato assolutamente «opportuno» l'intervento di Giorgio Napolitano sui decreti, secondo il parlamentare Pd Francesco Boccia: «L'intervento del Presidente Napolitano ieri è stato molto opportuno, perché molto spesso nei decreti legge da convertire all'improvviso si pare una sorta di suk legato ai tentativi di tirar dentro materie diverse da quelle oggetto dei decreti. Non è la prima volta che il Presidente Napolitano fa un richiamo di questo tipo, è diventato quasi prassi negli ultimi anni, sono stati fatti richiami simili sia con il governo Prodi che con quello Berlusconi, quindi con maggioranze parlamentari diverse, non capisco l'agitazione di alcuni colleghi. Mi auguro che la vicenda si sia chiusa con l'intervento del segretario Bersani».

Enrico Letta: Nessuna dialettica tra Pd e Quirinale - Il Pd non è irritato con il Quirinale per il richiamo del presidente contro gli emendamenti troppo eterogenei ai decreti del Governo. Lo ha scritto su twitter il vice-segretario del partito Enrico Letta: «Nessuna dialettica tra Pd e Napolitano, la sentenza della Corte è sacrosanta. Stop a processo legislativo caotico. Si torni alla Costituzione».