Bersani: Monti è venuto dopo Berlusconi, non dopo i partiti
Il leader del PD: Ma anche il Centrosinistra ha mancato l'opportunità di governo con l'Unione. Vendola: Con Monti non siamo nel post-berlusconismo. Casini: Folle pensare che chi è nell'Esecutivo non si candidi
ROMA - «Non è che Monti è veduto dopo i partiti, è venuto dopo Berlusconi, fa una piccola differenza». Lo ha puntualizzato Pier Luigi Bersani concludendo il seminario del Pd dal titolo Il mondo dopo la destra. «E' giusto dire, perché noi siamo onesti intellettualmente, che nel decennio anche noi abbiamo mancato l'opportunità con i governi dell'Unione - ha aggiunto il segretario del Pd - ma Monti è venuto dopo Berlusconi non dopo i partiti».
Chiediamo che il Governo si occupi dei problemi degli italiani - «Chiediamo a questo governo di capire che, superate le difficoltà finanziarie, non sono finiti i problemi della vita comune dei cittadini. C'è bisogno nei prossimi mesi di una presa diretta del governo sulla colossale crisi di liquidità delle imprese, sull'occupazione, sulla crisi industriale, e sul sistema delle autonomie, che è un punto critico, ma può essere pezzo della cura non la malattia». Lo ha detto il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, concludendo il seminario su 'Il mondo dopo le destre' organizzato dal partito.
«Al governo di emergenza e di transizione non chiediamo di fare il 100% di quello che faremmo noi - ha spiegato Bersani -, ma combattiamo perché in quello che fa ci sia qualche traccia di quello che vorremmo fare. Vorremmo caratterizzare ogni scelta ma è molto difficile».
Vendola: Con Monti non siamo nel post-berlusconismo - «Viviamo in un equivoco: non siamo affatto nel post-berlusconismo. Che la devastazione del mercato del lavoro la faccia uno con la faccia da maiale o uno con la faccia da santo non fa differenza. Che la devastazione dell'istruzione pubblica la faccia una dilettante allo sbaraglio o un serio professionista non cambia nulla. Non è che basta un interlocutore raffinato a cambiare politica. Se l'istruzione viene finanziata premiando la ricchezza, se la valutazione scolastica ha a che fare con i redditi di un territorio è chiaro che in una regione come la mia io sarò penalizzato a prescindere dalla produzione scientifica e culturale. Lo ha affermato Nichi Vendola, presidente di Sel, parlando con i redattori del quotidiano Il Manifesto.
«Questo è stato finora - ha proseguito il leader di Sel - un governo assolutamente nordista. Monti fa fatica a capire che il Sud non è una palla al piede per l'Italia, ma il terreno decisivo per l'uscita dalla crisi. Il Sud è il terreno di un nuovo modello di sviluppo. Monti non riesce nemmeno a pronunciare l'aggettivo 'sostenibile', che pure consideriamo ambiguo. Per questo con De Magistris e molti sindaci stiamo cercando di fare rete tra varie città».
«E poi c'è l'Europa, - ha concluso Vendola - questa Europa che è una schifezza. Soltanto l'atteggiamento europeo verso la Grecia ci dice che schifezza è diventato questo continente. Il resto è tutto criptato, tecnicamente sottratto alla conoscenza. L'Europa non ha nessuna soggettività politica sulla scena del mondo ed è un crimine planetario».
Casini: Folle pensare che chi è in Esecutivo non si candidi - «È una follia dire che chi è nel governo non si deve presentare alle elezioni». Lo ha detto Pier Ferdinando Casini, intervenendo all'esecutivo allargato della Rosa bianca. «Non siamo terrorizzati - ha aggiunto il leader dell'Udc - spero vengano più persone esterne dalla politica».
Di Pietro a Monti: Revocare l'incarico a Gabriella Alemanno - «Revocare la nomina di Gabriella Alemanno, sorella del sindaco di Roma Gianni Alemanno, a direttore dell'Agenzia del territorio». A chiederlo è il leader dell'Idv Antonio Di Pietro, con un'interrogazione al Presidente del consiglio e ministro ad interim dell'Economia e finanze, Mario Monti.
«Le spese di rappresentanza dell'Agenzia del territorio - ha denunciato Di Pietro nel documento ispettivo - sono passate da 80 mila euro a un milione nel 2010 per sfiorare, secondo le previsioni per il 2011, il milione e mezzo. A destare sospetti le spese relative a pranzi, convegni e gioielli tutti pagati con soldi pubblici. Nel rispetto della linea di sobrietà chiesta alle strutture che dipendono dal Ministero dell'economia, il premier Monti, con una circolare, ha chiesto di 'assicurare l'economicità e l'efficienza nell'azione amministrativa'. Nonostante ciò -ha concluso il leader Idv- le redini dell'Agenzia del territorio restano a Gabriella Alemanno con la conferma della carica dello scorso 3 febbraio».