Terzo Polo, Briguglio: Casini valore aggiunto ma con regole
Lo dichiara in una nota il deputato di Fli Carmelo Briguglio: «Pensare ad una Federazione. Nessuno può escludere MPA»
ROMA - Il leader Udc, Pier Ferdinando Casini, «personalità di esperienza e di prestigio del nuovo polo, al quale siamo pure simpaticamente affezionati, è il primo a dovere comprendere senza che se ne adonti le due o tre cose che in questi giorni gli sono venute da noi, forse con qualche fraintendimento e dispiacere da parte sua». Lo dichiara in una nota il deputato di Fli Carmelo Briguglio.
«La prima - prosegue - è che nessuno nel Terzo Polo ha la licenza di spingere fuori nessuno dei soci fondatori, leggasi Mpa per chiamare le cose col loro nome. La seconda è che Casini fa ormai da portavoce del Terzo Polo, quindi anche nostro. Certo ha i titoli politici per farlo e anche la delega da parte del presidente Fini, ma lo deve fare in modo che rappresenti non solo il suo ma anche il nostro mondo e tutti i soggetti che fanno parte del nuovo Polo. Occorrono allora regole comuni, forse una Federazione con una sua governance in cui il leader dell'Udc può anche fare il primus inter pares, ma con simbolo comune o simboli associati, apparizioni televisive e spazi mediatici concordati, con delegazioni equamente composte. La terza, ma non per importanza, è che le elezioni amministrative non possono che essere una ortoprassi per il Terzo Polo e la tesi di partiti in franchising sul territorio rischia di compromettere il progetto del Polo della Nazione».
«Risolte queste che sono questioni politiche e non polemiche col garbo e la franchezza che devono ispirare i rapporti tra alleati, io credo che 'il fattore Casini', cioè la sua leadership di fatto nel Terzo Polo, può diventare un valore aggiunto in termini di coesione e crescita e non un elemento di polemica e di diffidenza che va in senso contrario», conclude Briguglio.