10 dicembre 2024
Aggiornato 18:30
Riunione oggi al Quirinale

Difesa, il Consiglio Supremo conferma le missioni all'estero

Il Consiglio, riunito oggi al Quirinale, «confermata la necessità di proseguire nel processo già in corso volto a qualificare ulteriormente i contributi garantiti alle missioni internazionali, in modo da accrescerne l'efficacia, contenendone, nel contempo, gli oneri»

ROMA - Il Consiglio supremo di Difesa, riunito oggi al Quirinale, «confermata la necessità di proseguire nel processo già in corso volto a qualificare ulteriormente i contributi garantiti alle missioni internazionali, in modo da accrescerne l'efficacia, contenendone, nel contempo, gli oneri». Lo riferisce una nota della presidenza della Repubblica.
«Sono stati esaminati i teatri di crisi e le linee evolutive della situazione internazionale - si legge - con particolare attenzione ai prevedibili sbocchi dei grandi rivolgimenti sociali e istituzionali che stanno interessando aree anche di immediato interesse per l'Europa e il nostro Paese e ai possibili effetti della difficile congiuntura economico-finanziaria globale».
«Ferme restando la rilevanza dell'impegno italiano per la sicurezza e la stabilizzazione e, in tale quadro, la validità dei compiti attualmente assolti dalle Forze Armate - si sottolinea - è stata confermata la necessità di proseguire nel processo già in corso volto a qualificare ulteriormente i contributi garantiti alle missioni internazionali, in modo da accrescerne l'efficacia, contenendone, nel contempo, gli oneri».

Rivedere alcuni programmi investimento - Il Consiglio supremo di Difesa, riunito questa mattina al Quirinale alla presenza - tra gli altri - del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e del premier Mario Monti, ha «concordato sulla necessità di avviare, in tempi contenuti, la razionalizzazione del sistema Difesa, al fine di eliminare ridondanze e inefficienze e correggere con ogni possibile urgenza l'attuale sbilanciamento delle componenti strutturali di spesa, che penalizza fortemente i settori dell'esercizio e dell'ammodernamento».
«In questa fase - si sottolinea in una nota diffusa dal Quirinale al termine della riunione - durante la quale dovranno comunque essere garantite le capacità umane e tecnico-militari necessarie ad assolvere i prioritari compiti nelle missioni internazionali, potrà essere necessario rimodulare, laddove consentito dalla possibilità e dalla convenienza economica di mantenere in servizio i mezzi esistenti, alcuni significativi programmi di investimento».