29 marzo 2024
Aggiornato 12:00
Politica & Media | Il caso RAI

Pardi: Il Governo liberi la RAI dai partiti

Il capogruppo dell'Italia dei Valori in commissione di Vigilanza: L'Idv ha sempre fatto la sua parte, ora sta agli altri. Rao (Udc): Basta polemiche, nessuno ha parlato di Decreto

ROMA - «Il governo ha il dovere di intervenire sulla Rai per restituire l'azienda al suo ruolo di servizio pubblico. Qualunque riforma deve avere come primo obiettivo quello di liberare viale Mazzini dal cappio asfissiante dei partiti e del monopolista non ancora scomparso». Lo ha affermato il senatore Pancho Pardi, capogruppo dell'Italia dei Valori in commissione di Vigilanza Rai.
«E' chiaro - ha aggiunto- che grandi i esperti di lottizzazione come Gasparri, responsabile della sciagurata legge che porta il suo nome, facciano resistenza a tutti i costi, ma la Rai è in una crisi drammatica e l'azionista Tesoro deve occuparsene quanto prima. Serve assolutamente una riforma della governance che spezzi il sistema marcio legato ai poteri partitici e monopolistici e che restituisca finalmente autonomia e indipendenza all'azienda. L'Italia dei Valori si è sempre sottratta ai giochi di potere per la spartizione delle poltrone - ha concluso Pardi - ora tocca ad altri, tra cui anche il governo, fare la propria parte».

Rao (Udc): Basta polemiche, nessuno ha parlato di decreto - «Nessuno ha parlato della possibilità che il Governo si occupi della Rai intervenendo con un decreto e, dunque, non si capiscono le ragioni della polemica innescata su questo punto». Lo dichiara in una nota il capogruppo dell'Udc in Commissione di Vigilanza Rai, Roberto Rao.
«Così come non si comprende perché susciti tanto scalpore - prosegue - la notizia che il Governo, tra le tante attività che svolge, intenda anche presentare le proprie proposte di riforma del servizio pubblico, che poi saranno discusse dal Parlamento. Chi cerca con ogni mezzo di far naufragare ogni possibile intervento su Viale Mazzini vuol dire che è contento della Rai così com'è. Ma, allora, dovrebbe dirlo chiaramente, sostenendo le proprie ragioni davanti all'opinione pubblica».