3 ottobre 2025
Aggiornato 10:00
Intervista al mensile free press Pocket

Vendola: La Sinistra deve ripartire dal sociale

Il leader di SEL: Il Governo Monti criminalizza pensionati e civiltà del lavoro. Non vogliamo porre veti aprioristici a una qualche forma di accordo con i moderati ma non ci tengo a morire democristiano

ROMA - «Fallito il moderatismo sociale che ha contribuito a produrre la situazione attuale, oggi in tutta Europa le sinistre devono impegnarsi a ripartire dalle questioni del lavoro e del sociale». Lo dice Nichi Vendola in una intervista pubblicata sul numero di febbraio del mensile free press Pocket.
«In Europa dalla terza via di Blair, a Schröder, al socialismo mediterraneo, la sinistra è slittata sul terreno di un neo-liberismo temperato. Ma questa opzione è fallita - osserva il leader di Sel -: la sinistra che governava il 90% dei Paesi europei produce l'Europa di oggi che al 90% è governata dalla destra. Insomma, un lento e inesorabile suicidio, soprattutto con l'estromissione dei temi del lavoro e dei diritti dalla contesa pubblica. Chi ci rimette è il popolo. Il popolo è stato fregato al tempo del ciclo liberista che ha provocato l'impoverimento. La ricchezza trasferita verso l'alto non ha ossigenato il sistema economico, ma alimentato la finanza. Poi la crisi, con le ricette per la salvezza dell'economia e i salvatori, in Italia abbiamo Monti e i professori, che vogliono criminalizzare i pensionati e ciò che resta della civiltà del lavoro, e intervenire con scelte di precarietà totalitaria che investono il lavoro, la previdenza, la vita».

Non morirò democristiano - «Non vogliamo porre veti aprioristici a una qualche forma di accordo con i moderati. Ma se accordo vuol dire suicidio per i progressisti e incoronazione dei moderati, allora è inutile anche parlarne. Non ci tengo a morire democristiano».