29 marzo 2024
Aggiornato 08:30
Commissione per il Federalismo

Federalismo, Vitali a Franco: Dalla Lega atteggiamento strumentale

Il Senatore del PD: Non possono pretendere di avere un relatore su tutti i Decreti. La situazione attuale è da considerarsi eccezionale, in quanto il Governo ha ottenuto il sostegno di oltre il 90% delle forze parlamentari

ROMA - «Non è affatto vero, come ha sostenuto il Vicepresidente Paolo Franco, che il Presidente della Commissione parlamentare per il federalismo fiscale Enrico La Loggia sia venuto meno a quanto prevede il Regolamento nella nomina dei due relatori sullo schema di decreto legislativo relativo a Roma Capitale». Lo afferma il sen. Walter Vitali capogruppo Pd in commissione per il federalismo.

«Il Regolamento - spiega - prevede che 'il Presidente incarica due relatori, uno dei quali sentiti i gruppi di opposizione'. Non vi è dunque nessun obbligo a designare uno dei relatori tra i gruppi dell'opposizione, ma una consuetudine che finora è stata seguita e che è giusto continuare a seguire. La Lega Nord non può però pretendere di avere uno dei due relatori su tutti i decreti che verranno esaminati d'ora in poi dalla Commissione, come ha sostenuto il sen. Paolo Franco alla riunione dei capigruppo di ieri».

«Secondo quanto chiarito dai Presidenti di Camera e Senato - aggiunge Vitali - in occasione di un problema analogo sollevato dalla Lega Nord a proposito della Presidenza del COPASIR, la situazione attuale è da considerarsi eccezionale, in quanto il Governo ha ottenuto il sostegno di oltre il 90% delle forze parlamentari, e dunque l'attribuzione di uno dei due relatori su tutti i decreti esaminati dalla Commissione ad un gruppo che conta meno del 10% dei parlamentari si configurerebbe come una palese violazione del principio di rappresentanza».

«A nome del PD - conclude Vitali - ho chiesto uno dei relatori perchè non l'avevamo avuto in occasione dell'esame del primo decreto su Roma capitale, e ho proposto di assegnare un relatore alla Lega Nord sul prossimo decreto, quello correttivo sul fisco municipale, che ha una valenza generale. Se la Lega Nord non avesse avuto un atteggiamento strumentale su Roma capitale avrebbe potuto accettare la mia proposta. E non è una colpa essere stati assessori al bilancio del Comune di Roma, come sostiene ancora il collega Franco nei confronti dei due relatori designati Marco Causi e Maurizio Leo, che svolgeranno con scrupolo e competenza il loro compito, come è sempre accaduto, nel pieno rispetto delle prerogative di tutti i gruppi rappresentati in Commissione».