28 agosto 2025
Aggiornato 02:00
Le misure prese a Palazzo Madama

Costi della politica, il Senato «risparmia» 6 milioni all'anno

50% rimborso spese forfaittario per il Senatore, il resto rendicontato. E' stato inoltre ratificato il decreto del Presidente del Senato con il quale, il 22 dicembre 2011, è stato introdotto il sistema contributivo pro-rata per i dipendenti del Senato

ROMA - Il Consiglio di Presidenza del Senato ha approvato oggi «all'unanimità» nuove disposizioni in materia di trattamento previdenziale dei senatori e rimborso spese per l'esercizio del mandato. E' stato inoltre ratificato il decreto del Presidente del Senato con il quale, il 22 dicembre 2011, è stato introdotto il sistema contributivo pro-rata per i dipendenti del Senato. Lo rende noto un comunicato di Palazzo Madama che illustra nel dettaglio le decisioni adottate.

PENSIONI: PER I SENATORI STESSO SISTEMA CONTRIBUTIVO DEI DIPENDENTI PUBBLICI E' stato approvato all'unanimità il regolamento che disciplina in maniera organica il nuovo trattamento previdenziale dei senatori. Il Consiglio di Presidenza aveva deciso infatti già il 14 dicembre 2011 di adottare, a decorrere dal 1° gennaio 2012, il sistema di calcolo contributivo vigente per i dipendenti pubblici. Il regolamento descrive il sistema di calcolo contributivo, del tutto analogo a quello previsto per i lavoratori dipendenti dalla recente riforma pensionistica. Il carattere obbligatorio dei contributi pensionistici e la conseguente deducibilità dal reddito imponibile non comporta però un aumento dell'indennità dei senatori: il Consiglio di Presidenza ha infatti deciso di annullare l'effetto «fiscale» di questa decisione, diminuendo l'importo dell'indennità lorda in modo che il netto rimanga invariato rispetto a quello oggi in vigore. La conseguenza immediata di quest'ultima decisione consiste in un risparmio strutturale annuo di circa 6 milioni di euro con conseguente riduzione di pari importo della dotazione annuale del Senato.

SOPPRESSIONE DEL CONTRIBUTO PER IL SUPPORTO DELL'ATTIVITÀ DEI SENATORI La delibera approvata oggi all'unanimità sostituisce il vecchio contributo per il supporto dell'attività dei senatori con un rimborso spese - di analogo importo (4.180 euro) - che sarà suddiviso in due quote uguali di 2.090 euro, erogate l'una ai Gruppi parlamentari di appartenenza e l'altra direttamente ai senatori. La differenza con il regime precedente consiste nel fatto che le spese del senatore devono essere tassativamente indicate e devono rientrare in una di queste 4 categorie: 1. spese per collaboratori, consulenze e ricerche; 2. spese per la gestione di un ufficio, quali affitto di locali e relative utenze, acquisto o locazione di beni strumentali 3. spese connesse all'uso di reti pubbliche di consultazione dati; 4. spese per convegni e sostegno delle attività politiche. Le spese suddette saranno ammesse a rimborso solo se ciascun senatore, con dichiarazione quadrimestrale, attesti analiticamente le spese sostenute, con obbligo di conservare la relativa documentazione di spesa fino a quattro mesi dopo il termine della legislatura. Non saranno ammesse al rimborso le somme a qualunque titolo erogate al coniuge, al convivente e ai parenti ed affini del senatore entro il quarto grado.