18 settembre 2024
Aggiornato 00:30
Il caso RAI

RAI: PD, sacrifici per i soliti noti senza nemmeno sfiorare i privilegi

Orfini: La Direzione Generale non può difendere trattamenti mostruosamente impari. Per non parlare dei licenziamenti «all'americana» annunciati per Rai Corporation. Verro scelga fra cda e Camera entro la riunione domani

ROMA - Il Pd denuncia la «mostruosità» in rai fra retribuzioni faraoniche per i livelli più alti e nuove richieste di sacrifici per quelli più bassi.
«Che la Rai abbia bisogno di ridurre gli sprechi - ha affermato il responsabile Informazione del pd Matteo Orfini - è evidente a tutti. Non si capisce però perché si debba cominciare, come troppo spesso accade in Italia, chiedendo sacrifici ai soliti noti: i tantissimi precari che vedono sempre più lontana la prospettiva di una vera stabilizzazione, i lavoratori a cui non viene corrisposto il premio di produzione e quelli a cui non viene riconosciuta la qualifica dirigenziale, pur svolgendo quelle funzioni. Per non parlare dei licenziamenti «all'americana» annunciati per Rai Corporation, mentre i veri privilegi non vengono nemmeno sfiorati».
«Lo chiedo rispettosamente al dg e all'ADRAI: ma è tollerabile - ha domandato- in tempi come questi, che permanga una situazione in cui una fascia di top manager ha retribuzioni mostruose, che mantiene anche dopo aver smesso di svolgere le funzioni apicali? E' possibile che si chiedano sacrifici a coloro che guadagnano qualche centinaia di euro e non a chi ha retribuzioni di centinaia di migliaia di euro? Per non parlare delle super consulenze conferite a pensionati di lusso. Tra l'altro con la riforma Fornero appena approvata, questa assurda situazione si prolungherà di qualche anno pesando sui conti aziendali e impedendo un pur necessario rinnovamento manageriale».

Verro scelga fra cda e Camera entro la riunione di domani - Ultimo appello del Pd ad Antonio Verro, consigliere di amministrazione Rai indicato dal Pdl e da ieri anche neo deputato, a optare fra i due incarichi prima della riunione del cda di domani a viale Mazzini.
«Verro - ha affermato il responsabile Informazione del Pd Matteo Orfini - decida immediatamente e risparmi imbarazzo al Parlamento e all'azienda. Non può pensare di partecipare al Cda della Rai da parlamentare. C'è poco da appellarsi ai tempi previsti per la scelta, non si possono fare contemporaneamente le due cose».