2 agosto 2025
Aggiornato 00:30
Politica & Istituzioni

Napolitano, il magazine finiano lo nomina «Futurista dell'anno»

«Da lui lezione a mondo politico imbalsamati» sono le motivazioni indicate da «Il futurista», settimanale e webmagazine di area finiana diretto da Filippo Rossi, per scegliere il Capo dello Stato quale «futurista dell'anno»

ROMA - Con «una bella lezione al resto del mondo politico, imbalsamato in dinamiche vecchie di vent'anni e pratiche degne della peggior prima Repubblica», Giorgio Napolitano «si è dimostrato un vero 'futurista'». Sono le motivazioni indicate da Il futurista, settimanale e webmagazine di area finiana diretto da Filippo Rossi, per scegliere il Capo dello Stato quale 'futurista dell'anno', riconoscendogli «il maggior tasso di futurismo in questo 2011 di grandi cambiamenti per la politica italiana».

«Il presidente della Repubblica - sottolinea il magazine- ha avuto coraggio e lucidità, ha saputo anticipare i tempi e ha guidato morbidamente il Parlamento italiano nella riscoperta della responsabilità e del bene comune. Oltre gli schieramenti precostituiti e oltre le etichette ideologiche del nostro bipolarismo al viagra, oltre gli egoismi di parte e i folklori localistici, ha indicato la via per un risanamento che non è certo solo economico. E ha permesso all'Italia di liberarsi (per ora) senza troppi scossoni del berlusconismo, un grumo di potere che ha segnato gli ultimi due decenni di questo paese. Rendendo anche possibile - quando ormai sembrava niente più che un'utopia, festeggiare degnamente i nostri primi centocinquant'anni, inaugurati dal bunga bunga, dal suk parlamentare e dai rutti di Bossi al tricolore».

Insomma, prosegue l'articolo, «ci voleva talento e ci voleva lungimiranza, ci voleva la voglia e la capacità di sparigliare un gioco ormai 'incartato'» e «Giorgio Napolitano ci è riuscito». E allora «per questo a lui consegniamo il nostro premio di 'futurista dell'anno' 2011. Nella speranza che, anche grazie a lui, a essere un pò più 'futurista' sia tutta la politica italiana. Ne ha bisogno, soprattutto se vuole sopravvivere...».