19 marzo 2024
Aggiornato 06:30
Riconducibili a Salvatore Paci

Mafia, la DIA di Agrigento sequestra beni per oltre 2 milioni di euro

Tra i beni sequestrati aziende operanti nel campo dei lavori edili e stradali, diversi immobili e appezzamenti di terreno, una cava di inerti utilizzata quale discarica di rifiuti solidi urbani, conti correnti, polizze assicurative e diversi veicoli

AGRIGENTO - La Direzione Investigativa Antimafia di Agrigento ha posto sotto sequestro, nella provincia di Agrigento, un consistente patrimonio, valutabile in oltre 2 milioni di euro, riconducibile all'indiziato mafioso, ritenuto organico a cosa nostra agrigentina, Salvatore Paci, sessantunenne, imprenditore di Campobello di Licata, in stretto legame con l'ex latitante mafioso, poi catturato in Francia, già capo della provincia mafiosa di Agrigento, Giuseppe Falsone.
Tra i beni sequestrati aziende operanti nel campo dei lavori edili e stradali, diversi immobili e appezzamenti di terreno, una cava di inerti utilizzata quale discarica di rifiuti solidi urbani, conti correnti, polizze assicurative e diversi veicoli.