19 aprile 2024
Aggiornato 05:30
Angelus della terza domenica di Avvento

Natale: Papa, festa di luci in tono minore per la crisi, non per il cuore

«La vera gioia si realizza nel profondo con Dio: nessuno può toglierla. Rafforziamo la certezza che il Signore è venuto in mezzo a noi e continuamente rinnova la sua presenza di consolazione, di amore e di gioia. Abbiamo fiducia in Lui»

ROMA - «La vera gioia non è frutto del divertirsi, inteso nel senso etimologico della parola di-vertere, cioè esulare dagli impegni della vita e dalle sue responsabilità. La vera gioia è legata a qualcosa di più profondo. Certo, nei ritmi quotidiani, spesso frenetici, è importante avere spazi di tempo per il riposo, per la distensione, ma la gioia vera è legata al rapporto con Dio. Chi ha incontrato Cristo nella propria vita, sperimenta nel cuore una serenità e una gioia che nessuno e nessuna situazione possono togliere». Papa Benedetto XVI invita nell'Angelus della terza domenica di Avvento a vivere con più profondità come festa del cuore questo Natale in tempo di crisi.

La vera gioia si realizza nel profondo con Dio - «La vigilanza del cuore, che il cristiano è chiamato ad esercitare sempre nella vita di tutti i giorni - ha detto il Pontefice, affacciandosi su piazza san Pietro appena rientrato in Vaticano dalla visita alla parrocchia romana di Santa Maria delle Grazie- caratterizza in particolare questo tempo in cui ci prepariamo con gioia al mistero del Natale. L'ambiente esterno propone i consueti messaggi di tipo commerciale, anche se in tono minore a causa della crisi economica. Il cristiano è invitato a vivere l'Avvento senza lasciarsi distrarre dalle luci, ma sapendo dare il giusto valore alle cose, per fissare lo sguardo interiore su Cristo».
«In questo tempo di Avvento - ha esortato ancora il Papa- rafforziamo la certezza che il Signore è venuto in mezzo a noi e continuamente rinnova la sua presenza di consolazione, di amore e di gioia. Abbiamo fiducia in Lui».