29 marzo 2024
Aggiornato 09:00
Emergenza rifiuti a Napoli

Rifiuti, botta e risposta Regione-Comune su inceneritore Napoli

De Magistris: «Stiamo lavorando in clima costruttivo, ma ribadiamo il nostro no». Romano: «Il Sindaco ha firmato l'accordo». Caldoro: «Nessuna emergenza, ma crisi strutturale»

NAPOLI - Ennesimo botta e risposta tra la Regione Campania e il Comune i Napoli sul termovalorizzatore di Napoli Est. La querelle a distanza è stata avviata dal sindaco partenopeo Luigi De Magistris che, ancora una volta, ha ribadito il suo no all'inceneritore ritenendo il vertice dello scorso sabato con il ministro dell'Ambiente Corrado Clini un passo in avanti in questa direzione. La replica è arrivata da parte dell'assessore regionale all'Ambiente Giovanni Romano che ha contestato quanto scritto da De Magistris anche sul suo blog: «Mi chiedo se il sindaco De Magistris che scrive sul web non sia lo stesso che partecipa alle riunioni. È persona troppo seria per sostenere due tesi».
«L'accordo sottoscritto, alla presenza del ministro - ha proseguito Romano - prevede infatti differenziata, discariche e impianti finali, il termovalorizzatore, come è scritto nel piano regionale, e - ha aggiunto Romano - come chiede l'Unione europea. Il sindaco ragiona sula localizzazione del termovalorizzatore ma ne riconosce l'utilità perché indirettamente li usa, trasporterà i rifiuti verso impianti così e perché ha firmato un documento che prevede uno in Provincia di Napoli. È persona seria- ha concluso l'assessore- e noi ragioniamo con quello che partecipa alle riunioni e prende impegni e non con quello che utilizza i social network per discutere con i suoi».

De Magistris: Stiamo lavorando in clima costruttivo - Il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, smentisce che vi sia stato alcuno «scambio di luoghi» tra il comune di Napoli e quello di Giugliano per realizzare l'impianto di incenerimento. Al termine della sua audizione in commissione parlamentare sulle Ecomafie in missione nel capoluogo campano il primo cittadino ha ribadito che si sta lavorando «in un clima costruttivo», anche alla luce della visita del ministro dell'Ambiente, Corrado Clini, avvenuta lo scorso sabato a Napoli.
«Non c'è stato alcun tipo di scambio di luoghi tra Napoli e Giugliano dove realizzare il termovalorizzatore. Non abbiamo detto sì alla realizzazione del termovalorizzatore a Giugliano», ha ribadito rispedendo al mittente chi riteneva che il Comune partenopeo avesse dato il proprio ok per la costruzione dell'inceneritore in una zona diversa da quella partenopea.
«L'impianto di incenerimento a Napoli Est è stato stralciato dal progetto ed è stato cestinato - ha aggiunto - l'accordo Bertolaso-Iervolino-Bassolino. C'è quindi un esito positivo dell'incontro di sabato con il ministro Clini per quello che si poteva ottenere». De Magistris ha poi riferito di aver illustrato alla Commissione sulle ecomafie il piano del Comune e «ribadito che stiamo lavorando in un clima costruttivo tra le istituzioni, ottenendo risultati importanti in un clima difficilissimo».

Caldoro: Nessuna emergenza, ma crisi strutturale - In materia rifiuti, parte della Campania vive ancora una «crisi strutturale», ma «non di emergenza» anche se occorre «non perdere tempo» per la realizzare gli impianti e dare risposte all'Unione europea. A parlare è il governatore campano, Stefano Caldoro, al termine della sua audizione a Napoli in Commissione parlamentare antimafie. «La situazione non è di emergenza, ma siamo in crisi strutturale - ha detto - in particolare a Napoli e provincia e in parte minore a Salerno». Un problema di fronte al quale «occorre concentrarsi per garantire un adeguato livello strutturale e fare quello che l'Europa ci chiede».
Il presidente della giunta regionale è poi tornato a parlare del vertice svoltosi la scorsa settimana con il ministro dell'Ambiente, Corrado Clini: «Dal Governo abbiamo tanti impegni per le risorse, mi auguro - ha aggiunto - che ci vengano trasferite perché le abbiamo solo sulla carta, ma non materialmente». Caldoro si è detto «fiducioso» anche sulle risposte da fornire all'Ue in materia rifiuti. «Con il clima che si è istituito con il Governo si potrà lavorare per risolvere il problema. E' evidente - ha proseguito - che dobbiamo rispondere in tempi rapidissimi all'Europa e quindi saranno necessari meccanismi che rendano più veloce la realizzazione degli interventi».
Rispetto, poi, alla notizia sulla proroga al 15 gennaio concessa dalla Commissione europea per rispondere alla lettera di messa in mora inviata a settembre scorso al Governo, Caldoro ha dichiarato: «Dobbiamo rispondere a tutte le richieste con grande lealtà istituzionale, ognuno per le competenze che ha». E ha invocato una collaborazione che punti a «una soluzione tecnica, funzionale ed economica» anche per la localizzazione del termovalorizzatore previsto in provincia di Napoli. «Allo stato non c'è alcuna decisione su dove, eventualmente, può essere delocalizzato l'impianto» previsto a Napoli Est e da qualcuno ipotizzato a Giugliano. «Qui non c'è un problema politico. Non si possono avere veti politici - ha concluso - ma la decisione va presa in fretta e nell'interesse dei cittadini».