5 maggio 2024
Aggiornato 13:30
Costi della Politica: saltano i vitalizi per oltre 200 Deputati

Vitalizi Parlamentari, dal 2012 sistema contributivo

Lo annunciano i Presidenti di Camera e Senato Fini e Schifani, dopo l'incontro avuto oggi pomeriggio con il ministro del Welfare Elsa Fornero. Finocchiaro (Pd): Passo verso equità. Borghesi (Idv): Interventicchio

ROMA - I vitalizi dei parlamentari verranno calcolati con il metodo contributivo a partire dal primo gennaio 2012. Lo hanno annunciato i presidenti di Camera e Senato Gianfranco Fini e Renato Schifani, dopo l'incontro avuto oggi pomeriggio con il ministro del Welfare Elsa Fornero. In una nota si legge che Fini e Schifani si sono incontrati oggi, assieme ai rispettivi collegi dei Questori, con il ministro del Lavoro e delle politiche sociali professoressa Elsa Fornero ed hanno comunicato al Governo la volontà di procedere entro la fine dell'anno, nell'ambito dell'autonomia costituzionale riconosciuta alle Camere dall'ordinamento, ad una radicale modifica della disciplina in tema di assegni vitalizi.
«In forza di tale modifica - si legge ancora nella nota - dal primo gennaio 2012 sarà introdotto il sistema di calcolo contributivo, in analogia con quanto previsto per la generalità dei lavoratori. Tale sistema opererà per intero per i deputati e i senatori che entreranno in Parlamento dopo tale data e pro rata per quanti attualmente esercitano il mandato parlamentare. Sempre dal 1° gennaio 2012 per i parlamentari cessati dal mandato sarà possibile percepire il trattamento di quiescenza non prima del compimento dei 60 anni di età per chi abbia esercitato il mandato per più di una intera legislatura e al compimento dei 65 anni di età per chi abbia versato i contributi per una sola intera legislatura».

Saltano i vitalizi per oltre 200 Deputati - Secondo le stime della Camera sarebbero oltre 200 i deputati che con le nuove regole non percepiranno a fine legislatura il vitalizio: tra loro anche l'ex presidente della Camera Irene Pivetti che sarebbe dovuta andare in pensione nel 2013, compiuti i 50 anni. Per le nuove misure, avendo due legislature alle spalle, andrà in pensione a 60 anni, nel 2023.

Finocchiaro (Pd): Passo verso equità - «Mi sembra che la decisione presa dai presidenti di Camera e Senato di Presidenza del Senato di anticipare al 2012 l'entrata in vigore del sistema contributivo per i vitalizi dei parlamentari vada nella giusta direzione. È un intervento che cerca di equiparare le condizioni dei parlamentari a quella degli altri lavoratori. Si tratta di un passo verso una maggiore equità». Lo dichiara la presidente dei senatori del PD Anna Finocchiaro, conversando con i giornalisti a Palazzo Madama.

Borghesi (Idv): Interventicchio - «In base alle prime indicazioni emerse sembra che la riforma del sistema previdenziale per deputati e senatori lasci intatta l'erogazione per gli ex e per gli attuali parlamentari. Erogazione che, di fatto, continuerà a pesare per altri 20 anni sulle spalle dei cittadini e che costerà non meno di duecento milioni di euro all'anno». E' quanto dichiara, in una nota, il vice capogruppo Idv alla Camera Antonio Borghesi.
«Bisognava avere più coraggio - prosegue - e intervenire anche sul passato. Richiamare diritti acquisiti, che non esistono per gli altri lavoratori, appare quanto mai inadeguato. Si tratta dunque, ancora una volta, di un interventicchio».