19 aprile 2024
Aggiornato 21:00
Maggioranza | Gli scontenti dell'Hassler

Scajola non firma: ma lettera è conferma del malessere nel Pdl

Il Deputato del PDL: «Dissenso agli atti del partito: A volte vedo più iscritti che elettori...»

ROMA - Aderiranno altri parlamentari Pdl alla lettera degli scontenti dell'Hassler che hanno chiesto a Silvio Berlusconi di promuovere lui la nascita di un nuovo governo per una nuova fase politica, con allargamento della maggioranza al Terzo Polo? Il pensiero va fra i primi all'ex ministro Claudio Scajola, anche perché alcuni dei firmatari (dalla Destro a Gava ad Antonione) provenivano dal suo gruppo. Ma Scajola e i suoi hanno fatto sapere di non aver intenzione di sottoscrivere l'iniziativa, sottolineando però come l'iniziativa partorita all'Hassler non fa che confermare il malumore dentro il Pdl che lui segnala da tempo.

Scajola, d'altra parte, anche nella riunione dell'ufficio di presidenza con Berlusconi a palazzo Grazioli, ha voluto mettere agli atti la sua posizione critica. Nei confronti, ad esempio, del ministro Maurizio Sacconi ritenuto «colpevole» di dividere i sindacati e di minare la coesione sociale in un momento in cui sarebbe invece necessario un clima più responsabile e dialogante con tutte le parti sociali, Cgil compresa. E nei confronti, altro esempio, del Sottosegretario Daniela Santanchè, 'invitata caldamente' dall'ex ministro a esprimersi con toni e modi più sobri e moderati, coerenti con il proprio elettorato che è stanco di atteggiamenti ed espressioni radicali ed esagitate, visto che almeno tre milioni di elettori Pdl, secondo Scajola, sarebbero andati ad ingrossare le fila dell'astensione.

Da ex ministro dello Sviluppo economico, poi, Scajola ha chiesto ancora al suo partito «più attenzione alle imprese, perchè senza crescita delle imprese non c'è crescita del Pil». E dunque: misure per favorire la patrimonializzazione delle Pmi e per accelerare i pagamenti non solo della Pa verso le imprese, ma anche delle grandi verso le piccole aziende. Con, infine, una stoccata indiretta allo stesso neo segretario Angelino Alfano per la «eccessiva enfasi» e i «troppi peana» che si sono levati per il risultato del tesseramento. «Ci sono luoghi - ha detto Scajola - dove ci sono più iscritti che elettori: quindi grande attenzione nella celebrazione dei prossimi congressi».