25 aprile 2024
Aggiornato 08:30
Intervista al Messaggero

Governo, Alfano: Arriveremo al 2013

Candiato Premier? Vedremo, prima usciamo dalla crisi. Tremonti? L'agenda Europa si farà a Palazzo Chigi con l'ausilio di tutti. Gasparri: Il partito sa affrontare prove impegnative

ROMA - «Sia Berlusconi che Bossi lo hanno detto con chiarezza: si arriva al 2013. E le parole in pubblico impegnano politicamente chi le pronuncia. Posso assicurare che la volontà è questa. Che nessuno può auspicare un evento traumatico come le elezioni anticipate. E, di più, che non vi è alcuna intenzione di galleggiare, perché al 2013 arriveremo realizzando quella che oggi possiamo chiamare un'agenda Europa. Cioè un programma di governo concordato tra i due partiti e vidimato dalle istituzioni comunitarie». E' quanto afferma il segretario del Pdl, Angelino Alfano, in un'intervista al Messaggero, nella quale sottolinea che «l'agenda Europa sottoscritta dal Pdl e dalla Lega troverà la maggioranza che la sostiene. Ci sono tutte le condizioni politiche per andare avanti. La prova di ciò è la riapertura di uno spiraglio di dialogo con le forze sociali», e «si è aperto un ragionamento con la Confindustria e anche con una parte dell'opposizione».
«È andato Berlusconi a Bruxelles, ha ottenuto lui il sì dall'Europa - sottolinea ancora Alfano commentando i dissapori con Tremonti -. Sarà lui a portare il risultato, lui a riunire i ministri competenti e a dare la partitura che serve a un'agenda fatta di tempi e date certe, per realizzare con zelo e affidabilità ciò che abbiamo detto di voler fare. L'agenda Europa si farà a Palazzo Chigi con l'ausilio di tutti».
Ma se si vota nel 2013 Berlusconi esce di scena - viene chiesto al segretario Pdl -? E quando lo dice? «Deciderà lui, non è questa l'urgenza. Tra le chiacchiere di un pronostico e l'uscita dalla crisi penso alla seconda». Quanto alla legge elettorale, Alfano dice: «Siamo pronti a modificare il Porcellum. E aperti a molte soluzioni. Ci sono modi diversi per consentire agli elettori di indicare il proprio deputato. C'è il Mattarellum, con cui abbiamo già vinto, ma non solo. Troveremo una soluzione comune».

Gasparri: Il partito sa affrontare prove impegnative - «Chi governa in questa fase di dura crisi economica è ovviamente esposto al rischio di perdere consensi. Ma il Pdl sta dimostrando di saper affrontare prove impegnative. Lo ha fatto fin dai mesi scorsi con Berlusconi e designando un segretario politico capace come Alfano, per avviare un percorso di rinnovamento». Lo afferma il presidente dei senatori del Pdl, Maurizio Gasparri.
«L'apprezzamento della 'lettera europea', la ripresa di consenso indicata dai sondaggi, il successo della campagna di adesioni in vista dei congressi locali, confermano l'attenzione positiva in una fase che resta certamente molto delicata. Dai dati appare più che probabile che l'obiettivo di cinquecentomila iscritti sarà ampiamente superato. Sul territorio si registrano impegno e partecipazione e questa fase di selezione dal basso dei dirigenti contribuirà al rafforzamento e al radicamento del Pdl. Girando l'Italia ho trovato presenza e voglia di fare. Un fatto positivo in un momento così complesso», conclude.