29 marzo 2024
Aggiornato 06:30
Congresso PDCI

Diliberto a Ferrero: Ricostruiamo un unico Partito Comunista Italiano

Il Segretario del PDCI: «PRC vinca tentennamenti. Aperti ad accordo federativo con SEL». Ma Ferrero rimanda al mittente la proposta: «Non ci sono le condizioni»

RIMINI - Dobbiamo «provare a pensare più in grande». Il Partito dei comunisti italiani è a «disposizione per ricostruire un unico partito comunista in Italia». Lo ha detto il segretario Oliviero Diliberto aprendo i lavori del sesto congresso nazionale del partito oggi al Palacongressi di Rimini, rivolgendosi a Rifondazione comunista e aprendo all'ipotesi di un accordo federativo anche con Sel.
«C'è la volontà di fare un unico partito - ha detto Diliberto -, davvero a me non sembra ci sia più nessun motivo per avere due diversi partiti comunisti in Italia, noi siamo pronti ad andare oltre il Pdci, se farà lo stesso Rifondazione» per andare insieme a «fare un unico partito». L'idea del segretario è quella di «un unico partito comunista che faccia parte di una sinistra più grande» per questo al congresso ha lanciato «l'ipotesi di un accordo federativo anche con Sel».
«Sappiamo che il Prc, che andrà a congresso, al momento ha difficoltà ad accogliere la nostra proposta - ha fatto presente Diliberto ai delegati a congresso -. Ma se la riteniamo giusta questa idea va riaffermata anche se ci sono degli ostacoli». Del resto, «tre anni fa nessuno avrebbe pensato che avremmo dato vita a federazioneà ci vuole pazienza e tenacia e la politica a volte riserva delle novità». «La nostra proposta è in campo - ha insistito -. Il Pdci è consapevole della propria parzialità.
Siamo pronti ad andare avanti».

Ferrero: Non ci sono le condizioni per il partito unico dei comunisti - Al momento «non vedo le condizioni» per un partito unico dei comunisti italiani. Il segretario di Rifondazione comunista, Paolo Ferrero, rimanda al mittente la proposta lanciata dal segretario del Pdci, Oliviero Diliberto, al congresso nazionale del partito a Rimini.
«Per noi oggi l'importante è far funzionare meglio e allargare la federazione della sinistra - ha detto Ferrero a margine del congresso del Pdci a cui è stato invitato -. E' quello il livello di unità concreto» a cui si può lavorare. «Un partito si fa quando c'è unità di analisi e di contenuti di tutti - ha aggiunto - oggi non vedo le condizioni».
E' fattibile, invece, un ulteriore rafforzamento del legame con Sel: «Mettere tutte insieme le sinistre di alternativa - ha continuato il segretario di Rifondazione - per mettere insieme tutti quelli che si muovono su queste questioni di fondo. Chi ha provato a fare nuovi partiti ne ha sfasciati parecchi. Ma la federazione è la forma da usare» perché «permette di mettere in comune le cose su cui siamo d'accordo e non dividersi sulle magari poche cose su cui non siamo d'accordo».
Quello con il Pd sarà, per Ferrero, un «percorso che discuteremo. Siamo d'accordo sull'idea di un fronte democratico per cacciare Berlusconi. proponiamo di fare le primarie di programma» e se ci si saranno primarie per individuare il candidato premier «sembra ragionevole partecipare. Però nel nuovo Ulivo non ci andiamo. C'è il centrosinistra, noi siamo per fare un accordo col centrosinistra e fare primarie di programma».