19 aprile 2024
Aggiornato 06:00
Stop ai processi per una settimana

Giustizia, a novembre una settimana di sciopero dei penalisti

UCPI: «Il Diritto della Difesa a rischio. Subito la riforma forense». Il vicepresidente del CSM Vietti a Washington vede il Presidente della Corte suprema

ROMA - A metà novembre stop ai processi per una settimana. L'Unione delle Camere Penali ha infatti deliberato l'astensione dalle udienze e da ogni attività giudiziaria nel settore penale per cinque giorni a partire da lunedì 14 novembre.
I penalisti scendono in sciopero - si legge nella delibera della giunta dell'Ucpi - per denunciare «la gravità dell'attacco in corso alla funzione difensiva» e ricordare che il diritto alla difesa, «uno dei diritti primari della persona sanciti dalla Costituzione», costituisce «un caposaldo dello Stato democratico» e per sollecitare la riforma forense e la ripresa del dibattito sulla riforma costituzionale della giustizia. Durante la settimana di astensione dalle udienze, l'Ucpi organizzerà due manifestazioni nazionali (il 14 novembre a Verona e il 17 a Roma) mentre le Camere Penali territoriali terranno pubbliche assemblee aperte ai cittadini.
«L'attacco al diritto di difesa - si legge nella nota dei penalisti che sintetizza i contenuti del documento approvato dagli organismi dirigenti dell'Ucpi - è favorito anche dalla grave debolezza intrinseca che oggi connota la figura stessa dell'avvocato. Accesso alla professione fondato sul merito, effettività del controllo disciplinare e specializzazione sono l'unico serio incentivo all'accesso alla professione dei giovani più meritevoli, cui l'attuale disciplina non offre alcuna reale prospettiva se non quella di un bracciantato professionale asservito al cliente, che finisce per scardinare anche il principio fondamentale dell'indipendenza del difensore».

Vietti a Washington vede il Presidente della Corte suprema - Il vicepresidente del Csm Michele Vietti, in visita istituzionale a Washington, ha incontrato oggi il presidente della Corte Suprema americana John G. Roberts e il giudice Antonin Scalia. Lo riferisce una nota di palazzo dei Marescialli.
Nel corso dell'incontro - precisa il comunicato - sono state prese in esame anche le differenti modalità di funzionamento del sistema giudiziario americano rispetto al sistema italiano, con particolare riguardo alle impugnazioni di ultima istanza, che in Italia hanno visto la Corte di Cassazione emettere nel solo 2010 oltre 75 mila sentenze in ambito civile e penale.
A seguire, il vicepresidente Vietti ha tenuto una lectio magistralis sul tema «Etica e giustizia» agli studenti del Georgetown Law Center, una delle Università di diritto più prestigiose degli Stati Uniti. Il vicepresidente - conclude la nota del Csm - ha mostrato il suo particolare attaccamento alla Georgetown University dei Padri Gesuiti, di cui è stato ex alunno all'Istituto Sociale di Torino.