24 aprile 2024
Aggiornato 10:30
La vita dei partiti | PDL

Scajola a Berlusconi: Il partito muore, allargare al centro

L'ex Deputato del PDL: «Elezioni interne, con i candidati scelti dal basso»

ROMA - «Berlusconi è un amico vero. Era giusto aiutarlo e confermargli la fiducia. Mai pensato di buttarlo giù, chi dice il contrario mente. La lealtà prima di tutto». Lo dice Claudio Scajola, deputato del Pdl, in una intervista a Repubblica. «Avevo il dovere - aggiunge - di dire a Berlusconi quello che penso. Fargli sapere tutte le cose che a mio parere non vanno, quello che ho visto e che ho sentito dire in giro. Il partito deve cambiare, allargarsi ai moderati. Subito. Altrimenti si muore».

«Serve - prosegue Scajola - una riorganizzazione completa che parta dalla base. Con nuove elezioni dall'interno, scegliendo i candidati dal basso. Una maggioranza diversa, con il mondo cattolico protagonista. La prospettiva è una sezione italiana del Ppe. Adesso si apre una fase molto impegnativa, il tempo da qui alle prossime elezioni è breve. Dobbiamo ricollegarci all'elettorato. Allargare i nostri orizzonti».

«Non sto costruendo un partito tutto mio - osserva Scajola - metto a disposizione degli altri quella che è la mia esperienza di uomo politico. Consigli, suggerimenti, proposte. E se ottengo tanti consensi, è perché la gente vuole tornare alla politica, quella vera».