29 marzo 2024
Aggiornato 07:00
Il futuro del PDL

Formigoni: «Silvio non si candiderà più, Alfano apra al centro»

Il Presidente della Lombardia: «Le preoccupazioni di Scajola e Pisanu sono uno stimolo»

ROMA - Silvio Berlusconi non sarà il candidato premier alle prossime elezioni. E il segretario del Pdl, Angelino Alfano «aiutato da tutti, deve dare il via alle operazioni» con l'apertura del «tavolo con i moderati». In un'intervista a Repubblica, il Governatore della Lombardia, Roberto Formigoni, traccia la linea del rinnovamento per il Pdl.

«Dobbiamo mettere nel conto - spiega - le possibili elezioni anticipate. Sappiamo tutti che ci sono insidie, svolte possibili, trabocchetti che potrebbero anticipare la possibile scadenza naturale del 2013 che il presidente continua legittimamente ad indicare. Dunque si apra subito il tavolo con i moderati». Per Formigoni «il Pdl deve diventare un nuovo partito, con un nuovo nome e programmi rinnovati. Alfano indichi una data certa per i congressi locali». Quanto poi all'iniziativa degli ex ministri Claudio Scajola e Giuseppe Pisanu, il governatore aggiunge di condividere le preoccupazioni di «questi amici» che «non sono il preannuncio di uno strappo, ma uno stimolo per il governo».

Sul decreto Sviluppo poi, Formigoni spiega che «la continuità del governo è legata al provvedimento. E lo slittamento al 20 ottobre non è un bel segnale. Dovrà contenere misure forti e chiare. Certo le riforme a costo zero ma bisognerà mettere dentro quattrini per le famiglie, le imprese, le regioni e gli enti locali».