1 maggio 2024
Aggiornato 23:30
Governo | Maggioranza

Spuntano carte riservate del Tesoro, summit del Pdl «processa» Tremonti

La scena dimostra il clima di sospetti all'interno della maggioranza.. E su Bankitalia il Premier è per la nomina di Saccomanni, ma ipotizza una terna al Consiglio dei Ministri

ROMA - Lo stato dei rapporti con il Tesoro si evince da un dettaglio. Un particolare che ha suscitato qualche risata, ma anche profonda irritazione nei vertici pidiellini riuniti a Palazzo Grazioli, indirizzata verso il medesimo obiettivo: Giulio Tremonti. Al summit pomeridiano, prima dell'arrivo di leghisti e responsabili, partecipano una decina di big del Pdl. Secondo diverse fonti uno di loro porta un 'dono' da consegnare a Silvio Berlusconi per i suoi settantacinque anni. Si tratta di una cartellina, con su scritto «riservato», distribuita in limitatissime copie. E' contenuta una sorta di indiscrezione sulle misure che il Tesoro starebbe valutando in vista del varo del decreto sviluppo. Tabelle, numeri e idee. Bozze venute in possesso dei vertici pidiellini che davvero non piacciono al partito. E che dimostrerebbero quanto i falchi vanno ripetendo da tempo su Giulio Tremonti, colpevole di decidere senza consultare i colleghi di partito e di governo.

La scena dimostra il clima di sospetti all'interno della maggioranza. Tanto che a fine vertice il Pdl annuncia la nascita di una sorta di cabina di regia. L'unico riguardo per via XX settembre è che non si chiamerà cabina di regia. Forse commissione, forse cinghia di trasmissione o gruppo di lavoro, si incaricherà di consegnare al ministro idee alternative da inserire nel decreto. Quel che è certo è che oggi a Grazioli il Pdl ha messo in scena una sorta di 'processo' bis a Tremonti, dopo quello tenutosi sul caso Milanese. Molte le critiche al ministro, anche a causa del Dpcm sui tagli ai ministeri. Sul banco degli imputati, come già accaduto in passato, quelle che un partecipante chiama le «famose tabelline tremontiane».

Ma nella residenza romana del Premier si è anche discusso del complicato nodo Bankitalia. Ascoltate le lamentele dei presenti per il rinnovato peso guadagnato da Tremonti nel braccio di ferro su palazzo Koch, Berlusconi avrebbe preso tempo. Scegliendo di non decidere, il premier ha rinviato la scelta sul nuovo Governatore a un vertice di maggioranza o, in alternativa, a un Consiglio dei ministri ad hoc chiamato a decidere su una terna di nomi: Fabrizio Saccomanni resta l'uomo in pole, gradito a Berlusconi. Oltre a Grilli, sostenuto da Giulio Tremonti, il terzo nome potrebbe essere quello di Lorenzo Bini Smaghi. Una soluzione che alla fine non sarebbe sgradita proprio a Tremonti, ma non sembra raccogliere il pieno consenso degli altri soggetti che fino a oggi hanno sostenuto Saccomanni. Di certo, se Berlusconi intendesse ottenere il via libera dell'attuale direttore generale di Bankitalia - come riferiscono diverse fonti - potrebbe far leva sulla 'maggioranza' dei ministri pidiellini in Cdm. Una scelta 'democratica', sulla quale neanche Tremonti e la Lega potrebbero opporsi.

Giornata di festa, quella di Berlusconi, che oggi ha celebrato 75 anni. «Saltando» la trasferta al ministero dell'Economia - dove avrebbe dovuto presiedere un seminario sulle dismissioni - ma secondo fonti di governo senza particolari ragioni politiche. Forse un sorriso al premier l'avrà strappato Ignazio La Russa. Il ministro avrebbe regalato al Cavaliere una targa scherzosa con un'incisione di cui si riassume il senso: nel 150esimo dell'Unità, i secondi 75 anni sono stati dominati dalla figura di Berlusconi («auguri«), mentre per quanto riguarda i primi 75 la targa allude a un'altra personalità almeno altrettanto 'forte' della storia del Novecento.