29 marzo 2024
Aggiornato 16:30
Tutela animali

Italia-Serbia, appello di Frattini: Stop alla soppressione dei cani randagi

L'Ambasciatore a Belgrado raccoglierà le informazioni sul caso di Ponzega

ROMA - «Questa volta le cattive notizie arrivano dalla Serbia, comune di Ponzega, a circa 200 km da Belgrado, dove sembrerebbe che un canile statale preposto alla raccolta dei randagi di otto comuni limitrofi abbia iniziato a sopprimere gli animali stessi nonostante il divieto delle leggi locali»: è la denuncia del ministro degli Esteri Franco Frattini, sul suo blog Diario Italiano.

Il titolare della Farnesina riferisce di aver chiesto all'ambasciatore d'Italia a Belgrado, Armando Varricchio di «raccogliere tutte le informazioni» sul caso e «contattare i nostri amici serbi per sensibilizzarli alla preoccupazione che dall'Italia, dalle associazioni cinofile, è stata giustamente espressa verso simili pratiche». Il ministro, d'altronde, fa notare che molte persone e associazioni in Italia «in primis l'Enpa, si sono già attivate per pensare a possibili sistemazioni alternative dei cani e all'eventuale accoglienza nel nostro Paese».

«Sono certo che la Serbia non nasconderà la testa sotto la sabbia di fronte a simili barbarie, ma saprà dimostrare una comprensione e condanna che mi piacerebbe raccogliere anche in occasione della mia prossima visita a Belgrado il 12 ottobre» prosegue Frattini, «proprio per questo ho voluto che fossero informate della nostra particolare sensibilità».

Particolarmente sul tema dei diritti degli animali, Frattini presenterà domattina alle 10 al ministero degli Esteri un 'Manuale sulle procedure per l'esecuzione dei controlli della movimentazione comunitaria di cani e gatti' con l'obiettivo di contrastare il traffico illegale di cuccioli dall'est europeo. Il testo è stato compilato dal ministero della Salute in collaborazione con la Federazione nazionale degli ordini dei veterinari italiani (Fnovi) e dalla Lega anti-vivisezione (Lav).