29 marzo 2024
Aggiornato 06:30
Festa dei Popoli Padani | Venezia

Bossi: «Secessione? Referendum per la Padania»

Dal palco di Venezia Bossi infiamma il popolo del Carroccio: «Bisogna trovare una via democratica, forse referendaria, per la Padania». La Lega stoppa l'apertura all'Udc del Pdl e rispolvera la bandiera della secessione

VENEZIA - «La soluzione è la secessione. Come si fa a stare in un paese che sta dirittura perdendo la democrazia giorno per giorno? Se qualcuno pensa che il fascismo è finito mi sembra sia ritornato con altri nomi e altre facce, addirittura hanno aggredito i corridori del giro di Padania. Per dire come sia il sistema italiano che non sa più essere democratico» mentre bisogna «trovare una via d'uscita democratica, perché un popolo storicamente importante e dignitoso è stato costretto a mantenere l'Italia».

«In primavera faremo una grande manifestazione» - «Stiamo preparando una grande manifestazione di cui saranno informati i nostri militanti e sarà in primavera. Non dico dove perché ci sono i giornalisti». Lo ha detto il leader del Carroccio, Umberto Bossi dal palco della festa dei popoli padani.
«A chi dice che la Padania non esiste - ha concluso il senatur - dico che esiste e paga per tutti».

«Milioni di persone pronte a combattere» - «La premiata ditta Bossi-Calderoli ha portato a casa il federalismo, per fortuna che c'è la Lega si potrebbe dire». Manovra è stata pesante ma abbiamo dovuta farla.
Lo ha detto il leader del Carroccio, mentre i militanti lo incitano con continui cori di «secessione secessione, Bossi Bossi», tra lo sventolio di bandiere con Alberto da Giussano e il Leone di San Marco.
«Anche la manovra fatta è stata pesante - ha aggiunto il senatur - ma abbiamo dovuto farla, ce l'hanno impostato si sono salvate le pensioni. Ma non possiamo illuderci che possa cambiare qualcosa senza fare la secessione. Noi abbiamo diritto alla nostra libertà e la forza per ottenerla. La prossima volta ci vedremo in un posto bellissimo in una grande manifestazione e alcuni diritti li avremo già conquistati. In Padania ci sono milioni di persone disposte a combattere».

«Oggi inizia la lotta per la libertà, la vinceremo» - «Oggi non siamo più in grado di mantenere il centralismo e assistenzialismo romano, lo abbiamo fatto per tanto tempo».
«La lotta per la libertà la vinceremo, molti saranno i popoli amici della Padania, ogni giorno arriva un popolo nuovo. Alla fine tutto arriva al bersaglio, da adesso in avanti ci sarà la battaglia per nostra lotta di liberazione dei nostri popoli padani».

«La soluzione è la secessione, il Paese non è più democratico» - «La soluzione è la secessione. Come si fa a stare in un paese che sta dirittura perdendo la democrazia giorno per giorno? Se qualcuno pensa che il fascismo è finito mi sembra sia ritornato con altri nomi e altre facce, addirittura hanno aggredito i corridori del giro di Padania. Per dire come sia il sistema italiano che non sa più essere democratico».
«Trovare la via democratica - ha concluso Bossi - perché un popolo storicamente importante e dignitoso è stato costretto a mantenere l'Italia».

Calderoli: «La festa per i 150 anni è inutile, padanizziamo l'Italia» - «150 anni unità d'Italia non avete ancora capito che non riuscite a farla l'unità d'Italia ora si cambia registro, il tempo è scaduto, proviamo a padanizzare noi il resto d'Italia vediamo se ci riusciamo». Lo ha detto il ministro della semplificazione Roberto Calderoli dal palco della festa dei popoli padani.
«Hanno cercato di colonizzarci - ha proseguito Calderoli - ma per farlo bisogna a lavorare, e io mi giro e guardo più a nord mi giro verso la Svizzera e verso il franco. Al posto delle province chiamatele cantoni ed entriamo in una strada completamente diversa e mi auguro che questi cantoni realizzino davvero la Padania. Bossi ci darà l'ordine di battaglia e dove andare» ha concluso il ministro.

Maroni: «Lezione di Democrazia dalle Forze dell'ordine ai centri sociali» - «Stare al governo a Roma è difficile sono più le grane che le soddisfazioni, centri sociali che bruciano nostre sedi e giovani che girano con la spranghe, ieri le forze dell'ordine a Venezia hanno dato lezione di democrazia a questi delinquenti».
Lo ha detto il ministro dell'Interno Roberto Maroni dal palco della Festa dei Popoli Padani a Venezia.
«I predicatori islamici che vogliono riempire di moschee le nostre città - ha aggiunto Maroni - tutte balle gli interventi di Calderoli contro di me sono tutte invenzioni dei giornali. Ringrazio Calderoli perché non ho mai trovato nessuno più lavoratore di lui che lavora anche di notte».

Finocchiaro: «Bossi è incompatibile con il ruolo di Ministro» - «Le parole usate anche oggi a Venezia, e non è la prima volta, rendono Umberto Bossi incompatibile con il ruolo di ministro della nostra Repubblica». Ed «è inaccettabile che la maggioranza accetti silenziosamente le uscite bossiane, ma del resto la maggioranza accetta silenziosamente anche la vergogna a cui ci sottopone Berlusconi con i suoi comportamenti». Lo ha denunciato la presidente dei senatori Pd Annna Finocchiaro, sottolineando come «l'Italia grazie a questi personaggi sta perdendo ogni giorno la sua dignità».
«E' urgente e necessario un nuovo governo - ha affermato ancora Finocchiaro - e un nuovo Premier che responsabilmente portino l'Italia fuori da questa immonda palude. Questo governo non esiste più'. Ormai è una accozzaglia politica che sta in piedi solo con i voti di fiducia in Parlamento. Da una parte Berlusconi, impegnato a tempo perso a fare il Premier, che svergogna il nostro Paese agli occhi dell'opinione pubblica. Dall'altra Bossi che, ricattando il Pdl, torna a invocare la secessione del Nord per paura di perdere i propri elettori. Questo non è più' accettabile».

Bindi: «Intollerabile il silenzio del Premier, Bossi, lo ricatta» - La Presidente dell'Assemblea Nazionale del Pd Rosy Bindi, Vicepresidente della Camera, denuncia l'esistenza di «un sistema intollerabile di ricatti politici incrociati» che «continua a paralizzare l'esecutivo. Non si spiega altrimenti il silenzio del presidente del Consiglio sulle gravissime affermazioni di Bossi oggi a Venezia».
«Un ministro della Repubblica - ha affermato Bindi - non può permettersi impunemente di incitare alla secessione e dileggiare la Costituzione». E «se Berlusconi, se avesse un briciolo di senso dello Stato e amore delle Istituzioni esigerebbe una pronta smentita e si scuserebbe a nome del governo con tutti gli italiani».
«Ma il nostro premier a tempo perso - ha accusato la presidente Pd - ha bisogno dei voti della Lega in Parlamento e per questo è pronto a tollerare qualunque offesa all'Italia». E dunque «bisogna uscire al più presto da questo pantano, e permettere al paese di tornare a respirare aria pulita».

La contromanifestazione di Fli: «Bossi allucinante, intervenga il Colle» - Corona di alloro e mazzi di fiori tricolore nel Piave dal Ponte della Libertà di San Donà alla contro-manifestazione di Futuro e Libertà, organizzata per fare da contro altare alla chiusura a Venezia della 'Festa dei popoli padani della Lega' che chiude la tre giorni annuale di traversata leghista del Pò.
«Le dichiarazioni del leader della Lega Umberto Bossi - ha affermato a San Donà il Vicepresidente dei deputati Fli Giorgio Conte- sono allucinanti: ancor più gravi tenuto conto che sono espressione di un Ministro, membro del governo nazionale e non di una sedicente Padania. Bossi è evidentemente pazzo, perché non si rende conto delle gravi conseguenze che le sue parole possono determinare. Ci appelliamo al Quirinale affinché ricerchi un'adeguata soluzione giuridica e costituzionale che permetta di rimuoverlo dal suo ruolo ministeriale.».

Dalla finestra della signora Lucia spunta Che Guevara - Un giovane che indossa la maglietta rossa con Che Guevara osserva il palco della Festa dei Popoli Padani, dice di essere il figlio della signora Lucia, che ogni anno veste col tricolore la finestra di casa sua in Riva Sette Martiri.