Manovra contestata, petardi fuori dalla Camera. Lanciati anche cuori di vitello
La polizia carica i Cobas. Contestato l'ex ministro Ronchi. Lui reagisce insultando: «Cialtroni di m...». Bersani: «Pericoloso che il Governo non riconosca disagio profondo»
ROMA - Degenera tra insulti e un gavettone il tentativo di Andrea Ronchi di parlare con il gruppo di manifestanti di Cobas e Cgil, in protesta contro la manovra davanti Montecitorio. L'ex ministro, già Pdl poi Fli ora di nuovo in area maggioranza, si avvicina alle transenne di fronte alle prime contestazioni, chiede quale sia il problema. «Ci state tagliando, tagliatevi anche voi» gli dicono i manifestanti, poi la conversazione degenera, parte un coro di «buu-andate via», contro Ronchi anche l'acqua e gli insulti. «Siete la vergogna dell'Italia, cialtroni di m...», replica lui prima di allontanarsi.
Petardi al sit in dei Cobas, Polizia carica - Una serie di esplosioni da stadio sta accompagnando la conclusione della discussione della manovra finanziaria. Dal sit in dei Cobas e di Rifondazione a piazza Montecitorio sono stati lanciati petardi, fumogeni e fuochi d'artificio. Le forze dell'ordine hanno caricato i manifestanti respingendoli in direzione di piazza della Maddalena. Per terra sono rimasti numerosi motorini e le bandiere di Rifondazione di qualche manifestante. Alcuni negozi stanno abbassando le saracinesche.
Manifestanti lanciano interiora di animale davanti alla Camera - Dopo attimi piuttosto caldi si è abbassata la tensione davanti a Montecitorio, dove poco prima delle 19, numerosi manifestanti hanno duramente contestato governo e manovra. Nelle fasi più concitate dello scontro, i manifestanti hanno lanciato numerosi petardi verso le forze dell'ordine che avevano sbarrato l'accesso a piazza Montecitorio con delle camionette. Agenti che si sono visti tirare contro anche un paio di bombe carta, scarpe e soprattutto interiora di animale. I manifestanti si sono allontanati verso piazza del Pantheon intorno alle 19. Su piazza Montecitorio continuano però a volare gli elicotteri della Polizia e numerosi parlamentari e dipendenti della Camera sono usciti all'esterno per assistere alle fasi calde di questo pomeriggio.
Traffico in tilt a Roma per la protesta dei Cobas - Traffico in tilt a Roma questa sera a causa della protesta dei Cobas che dopo aver manifestato in maniera molto accesa davanti a Montecitorio, si sono spostati intorno alle 19.30 verso il Colosseo dove si è tenuto un brevissimo comizio conclusivo di una giornata di proteste. Dopo aver percorso via dei Fori Imperiali, i manifestanti si sono radunati nei pressi della stazione della metro Colosseo, proprio ai piedi del monumento romano. Qui pochi istanti dopo il varo della manovra alla Camera, si è levato un coro di fischi durato alcuni secondi, dopo un breve comizio i manifestanti si sono dati appuntamento al 15 ottobre, quando si terrà la giornata della Rabbia, perchè «la nostra indignazione non si ferma.
Bersani: «Pericoloso che il Governo non riconosca disagio profondo» - «A prescindere dagli scontri di oggi, quando parlo di tensione nel paese, e ne parlo da tempo, intendo dire che c'è un disagio profondissimo, che non è fatto solo di spread, ma di lavoro che non c'è, di disagio per i giovani, se il governo dichiarasse almeno di avere consapevolezza di tutto questo...invece arrivano messaggi che non incrociano mai il senso comune, questo è è pericoloso». E' la riflessione del segretario del Pd Pier Luigi Bersani mentre fuori da Montecitorio, dove si vota la manovra, si sono verificati scontri tra la polizia e i manifestanti.
«Qui oggi non c'erano solo i Cobas - ha sottolineato Bersani - ma anche i genitori dei bambini disabili che non hanno più gli insegnanti di sostegno e la Gelmini dice in tv che non c'è problema».