20 aprile 2024
Aggiornato 01:30
Video postato su Facebook

Bocchino: «Began? Non dovevo frequentarla»

Poi rivela: «Riecco la macchina del fango. Mi ha chiamato Signorini, era sdegnato per l'operazione»

ROMA - Da Lavitola a l'Ape Regina riecco la macchina del fango. Si chiama così il video postato su Facebook da Italo Bocchino, vicepresidente di Fli, nel quale si ripercorre la vicenda della casa di Montecarlo e la polemica in corso con Sabina Began, dopo la pubblicazione di foto e sms.
«Un anno fa denunciai il lavoro sporco che Walter Lavitola» portava avanti e «che voleva costringere Fini alle dimissioni». «Dopo un anno la magistratura ha detto che nulla è imputabile alla condotta di Fini e Lavitola è ricercato per essere arrestato ed è latitante - guarda caso - proprio a Panama, dove era andato per costruire il dossier».

Poi Bocchino torna all'attualità e alla querelle con Began: «Stavolta viene utilizzata la cosiddetta Ape regina. La macchina del fango, come è dimostrato in questi giorni, non va mai in vacanza», dice, sottolineando che Began è una «persona che avrei fatto bene a non frequentare, seppure questo sia accaduto attraverso amici comuni, e qua mi fermo visto il livello delle persone di cui parliamo».
In questa vicenda, rileva l'esponente futurista, c'è «gossip senza minorenni e buste di denaro contante», ma comunque si tratta di un gossip «costruito per danneggiare l'immagine politica dell'avversario, quando si sa che dopo aver scavato la sua vita a fondo non ci sono argomenti politici e personale» per colpirlo. Poi una 'rivelazione': «Quello che mi ha fatto più piacere è stata una telefonata ricevuta da Alfonso Signorini, il suo sdegno al telefono per questa operazione montata ad arte mi ha fatto capire che anche nell'ambiente berlusconiano si sa distinguere tra cronaca rosa, cattiverie e il modo insano di colpire l'avversario politico». «Questa vicenda - conclude Bocchino - è stata un'arma distrazione di massa».