18 aprile 2024
Aggiornato 02:30
Leghista attacca le toghe del Sud

Torazzi: «Se avessimo magistrati padani la mafia al nord non esisterebbe»

Il Csm insorge: «Inaccettabili insulti» Vietti: «Non sottovalutare». Zanon: «Stufi di vergognarci di certe affermanzioni»

ROMA - Il leghista Alberto Torazzi attacca i magistrati del Sud, il Csm insorge. Ai microfoni di Radio Padania, il deputato dice: «Se, oltre ad avere un ministro dell'Interno padano, avessimo anche i magistrati padani, probabilmente in Padania la mafia non esisterebbe, perché la nostra magistratura, che è fatta tutta di ragazzi del Sud coi loro burocrati del Sud, è un autentico groviera di informazioni: come fa uno a denunciare un mafioso se il mafioso, dopo tre minuti, lo sa perché viene informato da qualcuno, dagli amici? Perché questi sono così: qualcuno sarà codardo, qualcuno sarà venduto, qualcuno semplicemente facilone...».

Parole per le quali arriva la condanna unanime del plenum del Csm. A prendere posizione a nome di tutto il consiglio è il vice presidente Michele Vietti: «Ci troviamo di fronte a preconcetti assolutamente inaccettabili. Per questo intendo esprimere la piena solidarietà dell'intero consiglio a tutti i magistrati italiani senza distinzioni territoriali. Le espressioni utilizzate potrebbero suscitare solo ilarità ma in realtà non debbono essere sottovalutate».
Prima del vicepresidente Vietti sulla vicenda si erano espressi, in apertura di seduta pomeridiana del plenum di oggi, il consigliere togato Alessandro Pepe: «Come magistrato e come magistrato del Sud in particolare provo grande preoccupazione per l'ignobile insulto ai magistrati meridionali. Tutti i magistrati italiani senza distinzione esercitano con impegno le proprie funzioni garantendo in questo paese la legalità e il rispetto delle regole». Ed il consigliere laico di centrodestra Nicolò Zanon: «Si tratta di comportamenti che nuociono alla stessa classe politica che se ne rende protagonista. Siamo stufi di doverci vergognare di certe affermazioni».

Magistratura indipendente: «Gravi le parole di Torazzi» - Magistratura Indipendente esprime «forte disappunto e grave sconcerto» di fronte alle «gravi affermazioni dell'onorevole Torazzi della Lega Nord», e rinnova «la propria stima nei confronti dei colleghi del Sud - afferma in una nota il segretario della corrente delle toghe Cosimo Ferri - che tra tanti sacrifici e difficoltà e non di rado a rischio della propria incolumità pongono in essere il loro lavoro con dedizione e onestà».
Magistratura indipendente si augura che «intervengano anche le istituzioni, il ministro della Giustizia ed il ministro dell'Interno facciano sentire il loro profondo dissenso da posizioni che discriminano in base al luogo di nascita delle persone e che mortificano la professionalità di magistrati seri, volenterosi e che anche in giovane età si allontanano dalla propria famiglia per servire lo Stato».
«E' desolante - prosegue Ferri - vedere che esponenti del Parlamento italiano esortino all'odio, alla discriminazione incuranti dello straordinario apporto dato da tutti i magistrati all'evoluzione del Paese: magistrati del Nord e del Sud, perché possiamo essere certi che la magistratura si sente garante e custode della unità di Italia attraverso l'applicazione della legge sovrana su tutto il territorio nazionale».

Garavini (Pd): «Volgare l'attacco di Torazzi ai Magistrati del Sud» - «Il collega Torazzi si informi ed eviti vergognosi insulti ai magistrati». Lo ha dichiarato Laura Garavini, capogruppo Pd in commissione Antimafia, secondo la quale «è vergognoso il tentativo della Lega di dare una spiegazione antropologica alla diffusione delle mafie al nord, incolpando i 'cattivi del Sud' (i mafiosi, ma secondo Torazzi anche i magistrati), di avere invaso i poveri nordisti».
«Niente di più sbagliato. I mafiosi - ha aggiunto l'esponehnte democratica - sono mercenari che vanno dove li chiamano, dove c'è bisogno di illegalità. La mafia è la migliore catena di montaggio per produrre illegalità, su ordinazione».