24 aprile 2024
Aggiornato 04:30
Manovra & Religione

Cardinale Sepe: Non posso dire a San Gennaro «sposta il miracolo»

L'Arcivescovo di Napoli: «Chiedo rispetto per questo evento straordinario». De Magistris e Caldoro d'accordo con il Cardinale

NAPOLI - E' impossibile chiedere a San Gennaro di spostare il giorno in cui compiere il «miracolo» soltanto perchè è stata abolita la festività patronale. A dirlo, tra ironia e incredulità, il cardinal Crescenzio Sepe, arcivescovo di Napoli, commentando la decisione contenuta nella manovra, che abolirebbe tutte le festività non laiche eccetto quella dei santi Pietro e Paolo, del 29 giugno.
«Possono pure decidere di spostare San Pasquale, ma San Gennaro ha una sua peculiarità - ha detto il presule parlando a Napoli con i giornalisti- è un evento che avviene in quel giorno. Io non posso dire San Gennaro aspetta, il miracolo fallo domenica (ha detto in vernacolo). Non si può chiedere al Santo di fare il miracolo in un altro giorno. E' un evento soprannaturale che avviene proprio quel giorno». Il 19 settembre, ricorrenza nella quale si verifica la liquefazione del sangue del martire all'interno del Duomo, per il cardinale Sepe, «non è solo una data, ma è un evento che avviene proprio in quel giorno».
Il cardinale ha poi aggiunto: «Chiedo rispetto per questa nostra tipicità, per questo fatto straordinario. In ogni caso - ha concluso - loro facessero quello che vogliono, noi facciamo quello che vogliamo».

De Magistris: «Su San Gennaro bene la posizione del Cardinale Sepe» - Il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, condivide le parole dell'arcivescovo della città, Crescenzio Sepe, secondo il quale la festa di San Gennaro non può essere disciplinata da una norma legislativa e dalla decisione del Governo che vorrebbe accorpare alla domenica le feste patronali.
«Non posso che condividere le parole del cardinale Sepe. La ricorrenza di San Gennaro ha un carattere religioso e mistico che certamente non può essere disciplinato per legge - ha detto il primo cittadino partenopeo - Il sangue del santo patrono della nostra città si scioglie il 19 settembre, una data che, oltre ad avere un alto valore simbolico per tutti i cittadini napoletani, è anche un momento di costruzione di legami identitari e comunitari che l'amministrazione deve proteggere», ha concluso.

Caldoro: «Sulla festa di San Gennaro sono d'accordo con il cardinale Sepe» - Il governatore della Campania, Stefano Caldoro, condivide le parole del cardinale Crescenzio Sepe secondo il quale la festa di San Gennaro non può essere spostata la domenica. «Sono totalmente d'accordo con la posizione della chiesa di Napoli - ha detto il presidente della Regione - non ci sono distinguo su questo argomento». «Non posso che sottoscrivere quanto ha affermato il cardinale - ha ribadito Caldoro - e l'ho detto già pubblicamente quando lui ne ha parlato».