16 aprile 2024
Aggiornato 06:30
Nota congiunta di Regioni, Province e Comuni

Enti locali: «Compromessi i servizi, stop ai tagli»

Errani: «Il Governo apra subito un confronto». Polverini: «Confermati tagli da 4,2mld». Castiglione (Upi): «Rilanciare gli investimenti e le riforme»

ROMA - Conferenza delle Regioni, Anci e Upi condividono la necessità di rigore nei conti pubblici. Ma il carico complessivo delle ultime tre manovre ha raggiunto un livello che, «se non viene corretto, compromette l'erogazione di servizi fondamentali per i cittadini»: dal trasporto pubblico locale all'assistenza sanitaria, dal welfare alle infrastrutture, solo per citare alcuni settori di maggiore impatto e sui quali le sinergie fra Regioni ed enti locali potranno continuare a fornire risposte adeguate solo se saranno azzerati i tagli dell'ultima manovra.
Si tratta a questo punto di rivisitare quindi la manovra, partendo dai servizi che possono essere effettivamente erogati nei territori», affermano in una nota congiunta Regioni, Province e Comuni.
Il sistema delle autonomie ribadisce la necessità di considerare ineludibile l'integrazione dei livelli istituzionali, sia in un'ottica di riordino delle funzioni che di razionalizzazione della spesa pubblica.

Regioni, Comuni e Province considerano quindi superata la logica dei comparti e rifiutano tavoli separati: «la discussione sulla manovra deve coinvolgere l'intero sistema delle autonomie che come tale deve essere considerato anche rispetto alle conseguenze delle scelte intraprese. Questa del resto è stata la logica che ci ha portato a contribuire al processo di costruzione della legge delega sul federalismo fiscale (L.42/09), un processo che il combinato disposto delle ultime manovre compromette fortemente attraverso la riduzione strutturale dei trasferimenti che, per molte funzioni, sono stati azzerati».Il totale annullamento dei trasferimenti alle Regioni e i tagli ai trasferimenti ai Comuni e alle Province «non sono solo un ostacolo per il processo del federalismo fiscale, ma si traduce in un impatto fortemente negativo sul servizio del trasporto pubblico locale, sull'assistenza sociale, sulla formazione, sulla tutela della salute, attraversando così di fatto tutte le autonomie territoriali».
Regioni, Comuni e Province ritengono necessario elaborare una proposta di rilancio e di sviluppo del Paese, che si articoli sui seguenti tre assi: Piano di riordino istituzionale che abbia effetti immediati; Piano di risanamento e stabilità; Piano di investimenti per la crescita.

Errani: «Il Governo apra subito un confronto sui tagli» - «Siamo pronti ad aprire un confronto rapidissimo con il Governo, siamo pronti a fare la nostra parte ma basta con norme vessatorie tali per cui ai piccoli comuni si dice pure a che ora bisogna riunirsi». Lo ha detto il presidente della conferenza delle Regioni, Vasco Errani, al termine dell'incontro degli enti locali con il governo, a Palazzo Chigi.
«Siamo al paradosso - ha aggiunto Errani - il federalismo fiscale con questa manovra è morto, è arrivato il momento di fare chiarezza, che i cittadini sappiano come stanno esattamente le cose».
«Il governo dica quale sarà l'esito sulla Sanità - ha concluso - siamo di fronte ad un taglio di oltre 7 miliardi di euro, così le regioni diventeranno grandi Asl a rischio default. Non è possibile fare finta di niente».

Polverini: «Governo ha confermato tagli da 4,2mld a enti» - «Ci è stato detto che viene confermato un taglio di 4,2 miliardi». Lo ha detto il presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, a margine della conferenza stampa che si è tenuta a Palazzo Chigi dopo l'incontro tra gli enti locali e il governo sulla manovra.
Il governo «non ci ha detto l'altro 1,8 miliardi di euro come si recupera - ha aggiunto il presidente della regione Lazio considerando che i tagli previsti inizialmente ammontavano a circa 6 miliardi di euro - quindi temiamo che alla fine non ci sia la copertura neppure per questo».
A chi le chiedeva se riteneva che la manovra fosse ancora modificabile, la Polverini ha risposto: «Letta ci ha detto che stasera informerà Berlusconi di questa nostra difficoltà, Tremonti pure sarà informato, abbiamo le ore contate - ha concluso - quindi anche noi crediamo ai miracoli ma non ci pare di vederli».

Anci: «Il Governo non ha quantificato la riduzione dei tagli» - «Non sappiamo ancora con precisione a quanto ammonterà la riduzione dei tagli» per gli enti locali. Lo ha detto il presidente dell'Anci, Osvaldo Napoli, al termine dell'incontro, a Palazzo Chigi, tra l'esecutivo e le autonomie locali.
La «mobilitazioni dei sindaci continua - ha assicurato. Auspichiamo che tutte le forze politiche facciano proposte trasversali e ci siano forti modifiche, altrimenti la situazione diventa disastrosa».
Napoli, ha, poi, annunciato che lunedì prossimo ci sarà una iniziativa pubblica delle regioni, delle province e dei comuni contro la manovra. In programma dovrebbe anche esserci un incontro con i capigruppo del senato e «attendiamo di fissare anche un incontro con Schifani», ha concluso.

Castiglione (Upi): «Rilanciare gli investimenti e le riforme» - E' stato un «incontro franco, per rappresentare al ministro dell'Interno la grave situazione finanziaria delle Province a causa della manovra economica». Lo ha dichiarato il presidente dell'Upi, Giuseppe Castiglione, al termine della riunione con il ministro Roberto Maroni, cui sono intervenuti il presidente della Provincia di Torino, Antonio Saitta, il presidente della Provincia di Treviso Leonardo Muraro, il presidente della Provincia di Potenza Piero Lacorazza.
«Al Ministro - ha detto Castiglione - abbiamo consegnato gli ordini del giorno approvati oggi nella riunione straordinaria dell'ufficio di presidenza dell'Upi, nei quali chiediamo di ridurre i tagli agli enti locali, rilanciare gli investimenti e affrontare il tema delle riforme istituzionali fuori da interventi spot».

Pisapia: «La manovra penalizza i cittadini» - «Vedo che la manovra subisce cambiamenti ogni due ore, e non sono certo cambiamenti migliorativi. L'unica cosa che rimane sono i tagli agli enti locali. E' inaccettabile». Così il sindaco di Milano Giuliano Pisapia. «I Comuni - ha osservato - devono già far fronte alla riduzione di trasferimenti, dovuta alle finanziarie precedenti.
Siamo alla terza manovra in un anno e tutte hanno colpito duramente i comuni. Tutto questo è incomprensibile anche perché mette a rischio servizi essenziali per i cittadini, che sono le vere vittime delle decisioni miopi e irresponsabili del Governo».
Per il sindaco di Milano il governo «non ha coraggio delle proprie azioni, ma demanda agli enti locali il gravoso compito fare i salti mortali con i propri bilanci» e «non sa assumersi le proprie responsabilità. Questa è una manovra - ha concluso - che deve essere profondamente rivista e quindi insieme all'Anci continueremo la nostra mobilitazione per ottenere i cambiamenti che sono assolutamente necessari».