12 ottobre 2025
Aggiornato 05:30
La vita dei partiti | PD

Domani coordinamento PD, referendum e Penati temi «caldi»

La manovra al primo punto in agenda della riunione. Più delicato il tema dello sciopero «solitario» della Cgil

ROMA - La manovra del Governo è l'argomento ufficialmente al centro della riunione del coordinamento Pd di domani, ma è scontato che le discussioni più delicate riguarderanno altri due temi: il referendum sulla legge elettorale e il caso Penati. I 'big' del partito riuniti dal segretario Pier Luigi Bersani faranno il punto sulle misure presentate dalla maggioranza, tema sul quale c'è una sostanziale convergenza di vedute nel partito. Ma il sussulto dei referendari, dopo la firma di Romano Prodi, ha riportato sul tavolo anche il tema della legge elettorale e già oggi, nelle dichiarazioni dei dirigenti Pd, non è mancata la polemica tra i contrari e i favorevoli.

Sul fronte manovra, oggi Bersani ha parlato di maggioranza «nel caos» aggiungendo: «Il Parlamento prenda in mano la situazione con un'assunzione di responsabilità alla quale, pur dall'opposizione, ci rendiamo disponibili con le nostre proposte. Poi, il Governo prenda finalmente atto della sua condizione e passi la mano». Un modo anche per andare incontro ai ripetuti appelli del capo dello Stato, che sulla manovra chiede a tutti di agire responsabilmente. Bersani ha già presentato le contro-proposte del partito e oggi ha voluto ribadire che se si arriverà al muro contro muro non sarà per colpa dell'opposizione. La contro-manovra è abbastanza condivisa ai vertici del partito, anche se qualcuno dubita della praticabilità e dell'efficacia del contributo sui capitali scudati chiesto dal Pd e esponenti come Enrico Morando preferirebbero maggior coraggio sulle pensioni.

Più delicato il tema dello sciopero «solitario» della Cgil, che come ogni volta divide il partito. Già nei giorni scorsi si era levata qualche voce in dissenso, a cominciare da Enrico Letta e Giuseppe Fioroni, ed è possibile che domani qualcuno chiederà a Bersani di non schierare il partito solo con la Camusso. Bersani ha già detto che il Pd è «dove sono i lavoratori che protestano contro la manovra».