Manovra, mille sindaci in piazza contro i tagli
Alemanno: «Questo provvedimento è da azzerare». Pisapia: «Battaglia vinta solo senza tagli agli enti locali». Tosi: «Tagliare i costi dello Stato, Comuni non ce la fanno più». Anci prosegue la mobilitazione permanente
MILANO - Sono oltre mille i sindaci che poco prima di mezzogiorno hanno lasciato la sede del Pirellone per muoversi in corteo e sfilare verso la centralissima piazza Scala.
Il corteo è aperto da uno striscione recante la scritta «Giù le mani dai Comuni», retto dal presidente della Provincia di Milano Guido Podestà, dal sindaco di Torino Piero Fassino, dal sindaco di Verona Flavio Tosi e dal primo cittadino di Roma Gianni Alemanno.
Dopo aver ascoltato suddivisi in quattro gremite sale del Pirellone gli interventi di Roberto Formigoni, Guido Podestà, Giuliano Pisapia e Attilio Fontana (presidente Anci Lombardia e sindaco di Varese), il corteo sta bloccando un'arteria principale di Milano che unisce la stazione centrale al centro storico. La protesta organizzata dall'Anci è stata realizzata per opporsi ai tagli a Regioni e Comuni inseriti dall'esecutivo nella manovra di Ferragosto.
Alemanno: «Questo provvedimento è da azzerare» - «Non basta ridurre l'impatto di questa manovra ma bisogna rivederla profondamente, anzi azzerarla, perché altrimenti non siamo nelle condizioni di sostenibilità economica per garantire i servizi ai cittadini». Lo ha affermato il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, al termine dell'incontro in Prefettura a Milano con il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, sottolineando che questa manovra «è la terza che colpisce i Comuni e tutti gli enti locali. Ci aspettiamo - ha proseguito - che il ministro Maroni porti questa nostra indicazione molto ferma a tutto il governo e finché non ci saranno risposte serie la mobilitazione continua».
Pisapia: «Battaglia vinta solo senza tagli agli enti locali» - La protesta dei Comuni italiani, che ha portato oggi a Milano quasi mille sindaci provenienti da tutta Italia, «sarà una battaglia vinta solo se saranno eliminati i tagli e non se saranno ridotti». Lo ha affermato il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, a margine della manifestazione dell'Anci, sottolineando che in un momento come questo «è importante essere uniti. Sui bisogni dei cittadini - ha concluso - quando si parla di servizi sociali da erogare non c'è né destra né sinistra».
Tosi: «Tagliare i costi dello Stato, Comuni non ce la fanno più» - Tagliare i costi dello Stato centrale perché «i Comuni non ce la fanno più». È l'appello del sindaco di Verona, Flavio Tosi, al Governo nel giorno della manifestazione contro la manovra economica da parte dei Comuni italiani.
«Bisogna tagliare i costi dello Stato centrale - ha detto Tosi sfilando insieme agli oltre mille sindaci a Milano per la manifestazione indetta dall'Anci - cosa che finora non è mai stata fatta. Noi non ce la facciamo più, bisogna prendere le risorse dove ci sono».
Zoggia (Pd): «Protesta dei Sindaci a difesa dei cittadini» - La protesta dei sindaci contro la manovra è a difesa dei cittadini. Lo dichiara Davide Zoggia, responsabile Enti locali del Pd.
«In questo momento - afferma - chi dà una mano affinché questo Paese rimanga forte e i cittadini non si sentano abbandonati in balia della crisi sono i sindaci e non certo il governo. La protesta di oggi testimonia proprio questo: la fermezza nelle richieste, il no ad ulteriori tagli agli enti locali. Gli amministratori locali che hanno manifestato nelle piazze oggi rivendicano tutti le medesime cose, indipendentemente dal loro colore politico. E'il segno che a guidare la protesta non è il pregiudizio politico ma solo l'interesse per difendere le esigenze dei cittadini. Le differenze sono sotto gli occhi di tutti: c'è chi si riunisce in vertici quasi segreti in ville blindate e chi invece preferisce stare in piazza insieme ai cittadini per dare un segnale della presenza delle istituzioni e dimostrare con fiducia che l'Italia ce la può fare».
Anci prosegue la mobilitazione permanente - Al termine dell'incontro con il ministro Roberto Maroni, nella sede della Prefettura di Milano la Associazione Nazionale Comuni Italiani ha deciso di proseguire la sua mobilitazione permanente convocando per domani, alla 14.30, un direttivo straordinario aperto a tutti i sindaci che vorranno parteciparvi.
La decisione è stata assunta in attesa di «risposte chiare e definitive dal Governo, dopo aver registrato comunque la disponibilità dello stesso Ministro Maroni a rivedere la parte ordinamentale del testo della manovra per un riordino degli Enti sul territorio e per una revisione del patto di stabilità interno».
Anci «non ha invece registrato segnali chiari ed univoci per quanto riguarda i tagli previsti dalla manovra e le norme contenute negli articoli 16 (Piccoli Comuni)e 4(Servizi Pubblici Locali). Da qui la decisione di proseguire con una mobilitazione permanente».