19 aprile 2024
Aggiornato 04:00
Governo | Maggioranza

Pressing su Berlusconi per Nitto. E il Premier vede Maroni

Sfogo del Presidente del Consiglio sul Colle. Domani Calderoli da Alfano. Bernini alle Politiche UE

ROMA - Da una parte Silvio Berlusconi, le sue lunghe assenze da Roma e gli ormai rarissimi incontri di partito e di governo (ed un nuovo imprevisto incidente sanitario che lo porterà giovedì ad essere operato alla mano alla clinica Humanitas di Milano, di cui è stato più volte ospite in passato). Dall'altra Angelino Alfano, pronto a lanciarsi nella sfida di segretario del Pdl, ma ancora con la zavorra di ministro della Giustizia. E ancora, da un lato il Cavaliere, descritto ancora come ossessionato dalla sentenza Mondadori e poco o nulla preoccupato di individuare un nuovo responsabile per via Arenula, dall'altro 'Angelino' che domani incontrerà insieme allo stato maggiore del partito Roberto Calderoli, per sondare lo stato dei rapporti (difficili) con la Lega. Crocevia e possibile snodo per arrivare alla soluzione di alcuni di questi problemi potrebbe essere stasera Palazzo Grazioli. Lì il premier incontrerà prima Angelino Alfano e Niccolò Ghedini, i due principali sponsor di Nitto Palma Guardasigilli, insieme a Gianni Letta e Denis Verdini. E reduce da venti minuti di colloquio a palazzo Grazioli con Roberto Maroni.

C'è la grana ministero della Giustizia, innanzitutto. Se il Cavaliere anche oggi ha ripetuto a un membro del governo tutta la rabbia, l'indignazione e il fastidio per la sentenza Mondadori, poco si è soffermato sul problema Guardasigilli. Ma c'è Alfano che scalpita, Ghedini che considera praticabile la strada che porta a Nitto Palma e un Pdl che assiste basito al 'congelamento di fatto' di un neosegretario eletto per acclamazione. E se Berlusconi anche oggi ha espresso più di un dubbio proprio sull'ipotesi Nitto Palma, stasera il tandem Ghedini-Alfano, sostenuto da Letta e Verdini gli chiederà di chiudere in settimana e consegnare entro giovedì al capo dello Stato il sospirato nome del nuovo inquilino di via Arenula. Risolto il nodo giustizia, a cascata dovrebbe arrivare il via libera ad Anna Maria Bernini alle Politiche Ue.

Proprio a Napolitano Berlusconi dirà che non esiste un problema ministeri, dopo la lettera di fuoco resa nota dal Capo dello Stato. Dal Pdl riferiscono di un premier molto irritato per l'affondo quirinalizio, anche se in pochi hanno realmente avuto modo realmente di entrare in contatto con lui prima di sera e raccoglierne lo sfogo. Chi è davvero infuriato è Gianni Alemanno, che dopo aver archiviato in tv la leadership berlusconiana in vista del 2013, ha lanciato segnali di insoddisfazione crescente verso il partito. Da Fli accreditano un lento riavvicinamento con la componente alemanniana, di certo c'è che il sindaco potrebbe lanciare a breve nuovi segnali per reclamare spazio e considerazione nel Pdl.

E poi c'è il nodo Maroni. Stasera, riferiscono diverse fonti, Berlusconi ha incontrato il ministro dell'Interno. Un faccia a faccia necessario dopo settimane di gelo culminate nell'incidente che ha visto 'vittima' Alfonso Papa. Il premier, riferiscono fonti di governo, sarebbe rimasto soddisfatto dall'esito del colloquio. Domani, poi, Alfano riunirà lo stato maggiore del partito e quindi riceverà Roberto Calderoli, «messaggero» bossiano in questo caldo luglio romano.