19 aprile 2024
Aggiornato 14:30
Salta la legge alla Camera

Comunitaria, Fini: Non sarà in calendario a luglio

«Il Governo potrebbe attuare le direttive con altri provvedimenti»

ROMA - Salta alla Camera l'esame della legge comunitaria che ieri ha visto il governo due volte battuto in Aula: il presidente della Camera, Gianfranco Fini, ha spiegato nel corso della conferenza dei capigruppo che «allo stato non è possibile inserire il ddl nel calendario di luglio», salvo accordi tra maggioranza e opposizione in extremis. Accordi che, per ora, non sembrano nell'aria. Il Pd con Dario Franceschini esulta per la «vittoria» della battaglia contro la responsabilità civile dei magistrati mentre il presidente dei deputati del Pdl, Fabrizio Cicchitto, fa sapere che «la maggioranza sta esaminando le «ricadute tecniche e politiche di quanto accaduto ieri».

LE POSSIBILI SOLUZIONI - La bocciatura dell'articolo 1 della comunitaria avvenuta ieri, ha osservato la terza carica dello Stato, ha causato «sicuramente la preclusione in toto, o quanto meno in larga parte, degli articoli 2 e 3, che sono strettamente connessi all'articolo 1. Peraltro anche altri articoli che contengono ulteriori principi di delega in relazione alle direttive contenute nell'elenco allegato all'articolo non approvato dall'assemblea potrebbero risultare preclusi».
«Da ciò - ha proseguito Fini - discende la necessità di un'accurata ricognizione delle parti escluse dalla preclusione, ricognizione che richiede tempi adeguati». Fini ha quindi suggerito le possibili soluzioni: «Il governo potrebbe farsi carico con un successivo provvedimento di dare attuazione alle direttive più urgenti dal cui mancato recepimento potrebbero derivare responsabilità per lo Stato italiano; il contenuto degli articoli preclusi potrebbe essere inserito nel ddl comunitaria 2011; quanto all'ipotesi che l'Assemblea prosegua l'esame delle parti non precluse (e che il Senato reintroduca poi le parti respinte alla Camera) va sottolineato che, dopo la bocciatura dell'articolo 1, il provvedimento ha perso la sua natura di legge comunitaria, riducendosi a un insieme di articoli che attuano in maniera disorganica atti comunitari».