29 aprile 2024
Aggiornato 18:30
L'emergenza rifiuti

Al via l'incontro Prestigiacomo-De Magistris su Napoli

Prima riunione formale fra il Governo e il nuovo Sindaco del capoluogo campano

ROMA - E' iniziato a Roma, presso la sede del ministero dell'Ambiente, l'incontro fra il sindaco di Napoli Luigi De Magistris e il ministro Stefania Prestigiacomo sull'emergenza rifiuti nel capoluogo campano.
Si tratta della prima riunione ufficiale fra il Governo e il nuovo sindaco Idv eletto lo scorso mese di maggio. De Magistris si è dichiarato pronto ieri a dichiarare lo stato di emergenza sanitaria per la città e disporre scorte armate per lo sgombero delle strade dai rifiuti che stanno sommergendo la città, accusando il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi di non aver fatto più nulla per far fronte all'emergenza a fronte degli impegni assunti.

Al Governo si è rivolto direttamente anche il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che, con una lettera al quotidiano napoletano 'il Mattino' ha sollecitato il Governo a intervenire con un decreto senza ulteriori indugi.

De Magistris: «Interessi poco leciti» - «Diversi ambienti - ha denunciato il sindaco di Napoli oggi in una intervista - vogliono che Napoli resti sotto la spazzatura» e questo o perché «vogliono la vera e propria emergenza per specularci sopra politicamente o rispondono ad altri interessi poco leciti». E non c'entra tanto la Lega «se il Governo approva il decreto la spazzatura di Napoli va nelle regioni del Centro e del Sud che si sono già dichiarate disponibili ad accettarla, non in quelle del Nord».
Se poi oggi la situazione non si sbloccasse, ha detto, «adotteremo misure per garantirci l'autosufficienza. Non posso dire quali ma assicuro che non avranno un impatto negativo né sulla salute dei cittadini né sull'ambiente». Perché il piano c'è, specie per la differenziata, «grazie anche al Presidente della Regione Caldoro abbiamo sbloccato dieci milioni di euro immediatamente spendibili» ma «se non togliamo queste 2300 tonnellate che giacciono in strada non possiamo partire con il ciclo ordinario».