27 aprile 2024
Aggiornato 10:30
I mal di pancia nel Pdl dopo la sconfitta. E ai ballottaggi in Sicilia nuova batosta

Renata Polverini: la sberla dei referendum è un errore grossolano di Berlusconi

Intanto Formigoni avverte: evitiamo una lunga e lenta agonia

ROMA - «Quanto alla valanga di sì anche sul legittimo impedimento «mi aspettavo un distinguo di maggior consistenza» e «siamo davanti a un segnale che Berlusconi riceve direttamente, forte, davvero ad personam..». Questo il commento del governatore del Lazio, Renata Polverini nei confronti del più politico dei quattro «si», quello che ha abrogato la legge sul legittimo impedimento del premier e dei suoi ministri rispetto alla loro presenza nei processi.

POLVERINI: BERLUSCONI DAGLI ELETTORI HA RICEVUTO UN SEGNALE «AD PERSONAM» - E' stato sbagliato invitare i cittadini a non votare per i referendum, ha affermato Renata Polverini.
«E' stato un errore invitare gli italiani a restarsene a casa o ad andarsene al mare. Un errore grossolano e non solo dal punto di vista mediatico ma anche e soprattutto da quello politico» e il timore, confessa, «è che il Pdl non capisca più gli umori del suo elettorato».

FORMIGONI: DOBBIAMO EVITARE DI ESSERE MEDICI PIETOSI CHE ALLUNGANO L’AGONIA DEL MALATO - Il risultato dei referendum «è un'altra botta per il centrodestra». A dichiararlo il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni a margine del primo business forum italo-israeliano. «Non sono un medico pietoso - ha aggiunto il governatore - che porta il malato a una lunga e lenta agonia. Ma noi leader del centrodestra facciamo bene a considerare il segnale che gli elettori ci hanno dato».

AI BALLOTTAGGI IN SICILIA NUOVA BATOSTA PER IL PDL. VINCONO PD E TERZO POLO - Il turno di ballottaggio negli undici comuni siciliani chiamati ad eleggere i sindaci ha segnato una profonda flessione nella percentuale di preferenze dei cittadini nei confronti del partito di Governo, ad appannaggio delle liste di Centrosinistra.

COMUNE PER COMUNE LA VITTORIA DEL PD E DEL TERZO POLO - A Ramacca, in provincia di Catania, il candidato del Pd Francesco Zappalà è stato eletto sindaco con il 62,33%. A Canicattì, in provincia di Agrigento, Vincenzo Corbo, sostenuto dalla lista civica «Corbo sindaco» è diventato primo cittadino con il 62,60%. A Favara, invece, il vincitore con il 50,65% è stato Rosario Manganella, appoggiato da Forza del Sud, Mpa, Pid e Pdl. In provincia di Siracusa, a Noto, la poltrona di primo cittadino è andata con il 56,06% a Corrado Bonfanti sostenuto da Mpa e Fli, e da quattro liste civiche. Sempre nel Siracusano, a Lentini, Alfio Mangiamelis, sostenuto da sette liste, è stato confermato sindaco con il 51,16%. Nel Trapanese Ciro Caravà è diventato sindaco di Campobello di Mazara. Caravà, appoggiato da Mpa, Pd e dalla lista civica Democrazia e libertà ha ottenuto il 54,56%. A Capo d'Orlando Enzo Sindoni, sostenuto da cinque liste civiche, è stato confermato sindaco con il 52,92%. A Patti, invece, il sindaco è il candidato del Pdl Giuseppe Mauro Aquino, che ha vinto con il 55,21%. Anche a Vittoria, in provincia di Ragusa, il ballottaggio ha sancito la riconferma del primo cittadino. Qui Giuseppe Nicosia appoggiato da 11 liste fra cui il Pd e l'Idv, ha vinto con il 55,27%. In provincia di Palermo, a Terrasini ha vinto Massimo Cucinella, appoggiato da due liste civiche, con il 53,45%. Infine a Bagheria, sempre in provincia di Palermo, il candidato di Vincenzo Lo Meo, sostenuto da sei liste tra le quali Udc e Fli, si è imposto con il 54,58%.