29 marzo 2024
Aggiornato 12:00
I vertici del partito provano a ricomporre la frattura

Prove di pace fra Pdl e la Polverini

La governatrice: «Serve una verifica dell'attività ma escludo l'ipotesi di un rimpasto della giunta»

ROMA - Se da un lato i ballottaggi laziali tengono con il fiato sospeso il centrodestra, dall'altro i vertici del Pdl cercano di ricomporre la frattura con la governatrice Renata Polverini dopo la sua dura reazione in seguito alla decisione dei consiglieri Bernaudo e Melpignano di passare dalle fila della sua lista a quella del Pdl. Polverini nel frattempo, ha escluso l'ipotesi di un rimpasto della giunta di via Cristoforo Colombo. Ciò che oggi la governatrice ha ribadito, alla luce anche della retromarcia del consigliere Melpignano, è la necessità di potenziare l'attività della stessa giunta. Richiesta che la presidente ha, presumibilmente, portato all'attenzione dei vertici del partito nel corso di una riunione tenutasi ieri sera.

Dunque nessuna «fine della coalizione» ma semplicemente un momento per ricordare gli impegni presi, in un senso e nell'altro. «Non c'è bisogno di nessun rimpasto ma anzi va potenziata l'attività della Giunta senza colpi bassi, perchè non c'è nulla che possa metterci in contrasto» ha spiegato la Polverini parlando del vertice di ieri. «L'importante - ha spiegato - è che tutti siano convinti, come sono convinta io, che l'amministrazione sta lavorando bene e che bisogna valorizzare quello che la Giunta sta facendo».
Per quel che riguarda il futuro, la presidente ha spiegato: «Adesso ci sarà una verifica sull'attività legislativa dell'Aula e anche delle commissioni».

La «fedeltà» di Luigi Abate - Intanto la governatrice ha trovato l'attestato di fedeltà del presidente della Commissione sicurezza e prevenzione degli infortuni sui luoghi di lavoro della Regione Lazio, Luigi Abate. Nonostante alcune indiscrezioni giornalistiche, Abate ha chiarito: «Non ho alcuna intenzione di lasciare la Lista Polverini e l'ho già ribadito anche precedentemente quando si è fatto il mio nome insieme ad altri colleghi del Gruppo come consiglieri in uscita».