29 marzo 2024
Aggiornato 06:00
Microfoni aperti per gli ascoltatori

A radio Padania la Lega si sfoga: Berlusconi in pensione

La base del Carroccio protesta: «L'alleanza ha fatto il suo tempo. Basta appiattirsi»

MILANO - Radio Padania apre i microfoni agli ascoltatori e la base leghista sbotta: Berlusconi e l'alleanza con il Pdl hanno fatto il suo tempo, la Lega ha perso consensi perché troppo appiattita sul Popolo delle Libertà, il premier metta qualcuno di sua fiducia e vada in pensione. «Mai come questa volta ha influito la politica nazionale. Berlusconi non può sparare queste cazzate su Napoli, bloccare gli espropri delle case, mentre qui paghiamo anche l'aria che respiriamo - ha detto Andrea - Noi a Padova stiamo bruciando l'immondizia di Napoli. Berlusconi ha fatto il suo tempo, basta. Metta qualcuno di sua fiducia e vada in pensione. E' ora di iniziare una nuova strada». Per la successione al premier «Tremonti va più che bene. Questo governo non ha fatto niente per noi artigiani. Le proposte vengono più da altre parti».

Il problema, ha osservato un'ascoltatrice, è che «la gente è stufa di questo bailamme a livello nazionale. Siamo arrivati a una situazione molto pesante». Per alcuni, l'esito deludente della Lega era già nell'aria: «A me non stupisce. La Lega - ha detto un militante leghista 'della prima ora' e secessionista - è appiattita troppo sul Pdl e sulle posizioni morbide con gli extracomunitari. Bisogna avere il polso più duro. Sono un secessionista». E alla domanda del conduttore se è «Meglio l'opposizione col 10 per cento o al governo con il Pdl» ha replicato: «Meglio all'opposizione, Lega è diventata troppo politicamente corretta. Al posto di Bossi con Berlusconi mi sarei impuntato sui flussi. Sono un leghista convinto ma a me questa situazione non piace molto.

Netto anche il giudizio di Francesco da Padova. «Questo signore (Berlusconi ndr) ha fatto il suo tempo. E anche l'alleanza ha fatto il suo tempo. Non mi soddisfaceva neanche prima, diciamo che la digerivo. Sono leghista di vecchia data, e in nome della fiducia su Umberto Bossi seguiamo le direttive senza contestarle, ma il problema è l'Italia. Questi non ci daranno mai niente».

Con questo esito elettorale «La Lega dà un segnale di insofferenza - ha detto Chiara, da Montichiari, in provincia di Brescia - E' un po' di tempo che c'è e riguarda le decisioni che prende Berlusconi, tanto poi 'si trova la quadra'. L'ultima ciliegina è stata la Libia. Nessuno era d'accordo tra noi ma alla fine abbiamo dovuto dir di sì. Hanno mollato. E qui nel bresciano tantissimi comuni hanno perso. Bisogna che la Lega si dia una regolata in questo senso».

E' Renato da Brescia, leghista dal 1989, l'unica voce fuori dal coro: «Visto che criticate tanto la lega perché si è messa con Berlusconi, qual è la vostra ricetta? I conti con qualcuno li devi pur fare. Con Berlusconi abbiamo portato a termine la riforma federale del Paese».