E' guerra aperta nel Fli siciliano
Al centro dello scontro un convegno organizzato da Urso al quale partecipano anche i «nemici» Miccichè e Musumeci
ROMA - Ecco parte del testo che Fabio Granata ha scritto al coordinatore regionale del Fli, Pippo Scalia. Scrive Granata: «Dopo tante voci, mai da te smentite, su possibili distinguo o allontanamenti da Fli», è prevista la presenza «a un incontro politico con due dei principali avversari in Sicilia del nostro movimento»: un fatto che «mi sembra incompatibile con il tuo attuale ruolo di coordinatore regionale».
FUTURO E LIBERTA’, IL PERICOLO DI ALTRE DISSOCIAZIONI NON E’ FINITO - Dunque è scoppiato un nuovo caso in Futuro e libertà, questa volta in Sicilia. La miccia è l'organizzazione, da parte di Adolfo Urso, di un convegno a Catania il prossimo 8 maggio, per presentare l'associazione FareItalia. All'evento prenderanno parte il coordinatore siciliano Pippo Scalia, ma anche il leader di Forza del Sud Gianfranco Micciché e il sottosegretario ed esponente della Destra Nello Musumeci. Una linea che ha fatto infuriare i falchi del partito, da Fabio Granata a Nino Lo Presti a Carmelo Briguglio, che lamentano l'esclusione dall'appuntamento.
GRANATA APOSTROFA SCALIA: HAI DATO SPAZIO AI NEMICI DI FINI - Ma ad accendere ancora di più gli animi è una lettera riservata scritta nelle ultime ore da Granata e indirizzata a Scalia, Gianfranco Fini e i vertici nazionali e locali di Futuro e libertà. Il deputato definisce «inopportuna» la manifestazione e «la partecipazione» del coordinatore nazionale all'evento.
Il finiano ricorda inoltre «esternazioni molto pesanti su Fini» da parte di Micciché, poi aggiunge: «Di Musumeci non devo certamente ricordarti l'odio e l'accanimento immotivato nei confronti di Fini e di tutti noi». Granata chiede a Lo Presti di «riconsiderare la partecipazione» e «dissuadere l'onorevole Urso».