13 ottobre 2025
Aggiornato 03:00
Lettera al Corriere della Sera

Veronesi: Meglio nessuna legge che quella ipotizzata

Il direttore scientifico dell'Istituto Europeo di Oncologia: «E' antistorica e non rispetta la volontà della persona»

ROMA - «Ci sono temi fondamentali che non sono né di destra né di sinistra e neppure di questa o quella religione» Fra questi «c'è il tema della libertà e il diritto di ogni uomo di accettare o rifiutare le cure in ogni circostanza, sulla base delle proprie convinzioni e del proprio progetto di vita. Questo è il significato del testamento biologico, ovunque nel mondo». Lo scrive Umberto Veronesi, direttore scientifico dell'Istituto Europeo di Oncologia e presidente dell'Agenzia per la sicurezza nucleare, in una lettera aperta a Silvio Berlusconi sul Corriere della sera.

LEGGE ANTISTORICA - Secondo Veronesi, chi ha già scelto di fare testamento biologico, ed ha spinto per l'approvazione di un testo legislativo sulla materia, si trova nella «assurda situazione di aver sollecitato una legge che, invece di tutelare la nostra scelta, la tradisce e va nella direzione opposta al principio per cui il biotestamento è nato: il rispetto della volontà della persona».
«Ma allora - argomenta Veronesi - meglio nessuna legge piuttosto che una legge che ci ricaccia indietro nel progresso di civilizzazione, è antistorica, e si pone in senso contrario non soltanto rispetto agli Stati Uniti e ai paesi del nord Europa, ma anche a quelli più accanto ed affini a noi«