19 agosto 2025
Aggiornato 00:30
Rapporti Italia-Vaticano

Berlusconi: Il Vaticano non influisce sullo Stato italiano

«Con Wojtyla e la revisione del Concordato del 1984 netta separazione»

ROMA - Dalla revisione del Concordato avvenuta nel 1984 «il Vaticano, pur essendo Stato, è diventato uno Stato che non ha nessuna volontà di influenza sullo Stato italiano». Lo ha detto il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, parlando al Giornale Radio Rai.

PRIMO PAPA STRANIERO - Il premier ha ricordato che Papa Wojtyla «è stato dopo 455 anni il primo Papa straniero e questo credo abbia contribuito a cambiare i rapporti tra la Chiesa cattolica e lo Stato Italiano perché prima, in una situazione di 30 anni di governi che avevano come perno la Dc, che era considerata da molti un partito confessionale, gli aspetti religiosi si confondevano con gli altri. L'avvento al soglio di Pietro di Papa Wojtyla cambiò questa situazione e ci fu una separazione, da quel momento netta, tra Vaticano, Chiesa cattolica e Stato italiano. Questo consentì, poi, di portare avanti la revisione del Concordato, che avvenne nell'84, con Bettino Craxi presidente del Consiglio». Venne sancita «la separazione e la religione cattolica non fu più la religione si Stato. La scuola non ebbe più l'ora di religione obbligatoria ma facoltativa. Si stabilì l'8 per mille per il sostegno del clero. Il matrimonio religioso si stabilì producesse gli stessi effetti di legge del matrimonio civile. Non ci fu più bisogno del benestare del governo italiano per la nomina dei vescovi in Italia».